
In realtà la Curia ha fatto un'operazione culturalmente ineccepibile nel dare l'esclusiva della documentazione fotografica dell'Ostensione a due club fotoamatoriali. Fu infatti Secondo Pia, un dilettante, a scoprire nel 1907 che nel Sacro Lino si nascondeva il volto di un uomo.
Leggete qui:
"In occasione dell'ostensione del 1898, don Natale Noguier de Malijai (...) suggerisce (...) di chiedere a re Umberto I il permesso di fotografare la sindone. All'epoca Pia era presidente di un sodalizio di "cultori dell'arte fotografica", aveva 43 anni e 22 anni di esperienza alle spalle. Noto per la sua integrità e la sua dirittura morale, era anche considerato un fotografo abile ed esperto, specializzato non solo nella fotografia di monumenti, ma anche nella fotografia in interni in condizioni di scarsa illuminazione. Casa Savoia, preoccupata dei risvolti economici che la vendita delle fotografie avrebbe potuto implicare, fu dapprima incerta se concedere l'autorizzazione, ma alla fine cedette anche perché Pia si assunse l'onere economico dell'intera operazione rinunciando, per di più, ad ogni diritto sulle fotografie."
Come si vede, anche la gratuità fa parte fin dall'inizio del rapporto tra fotografi e Sindone ;-)
Chi volesse leggere tutto il testo di cui ho riportato l'estratto, può farlo qui:
http://www.nadir.it/pandora/SECONDO_PIA/default.html