martedì 6 luglio 2010

ranza-terrace-meeting sul signor C - 6 luglio 2010

6 luglio 2010: dopo un'esordio piuttosto nebuloso e poco convincente la tribù dei fotografi si è finalmente rassegnata a mettere a fuoco l'ordine del giorno: l'ormai imminente incontro con il siglor C ha messo quel pò di pepe al culo indispensabile a tracciare una debole linea di azione, di cui parrebbe farsi portavoce (per sottintesi vagiti concordi del popolo) il buon Marino, per le manifeste doti oratorie e la PASSIONE per la causa comune.
Gli aspetti della discussione sono stati molti, ma volendo tentare una sintesi UTILE AL FATTO CONTINGENTE (incontriamo il signor C il 14.7) riassumerei i punti sui quali maggiormente si è posto l'accento:
1- siamo dei fotografi professionisti
2- il nostro lavoro ha un valore, che va oltre l'aspetto puramente mercantile
3- l'idea di "brandizzarci", ossia di configurarci
come categoria di professionisti qualificati, accomunati da un'appartenenza di gruppo potrebbe portare pregio al gruppo e restituircene individualmente. L'impegno di ciascuno rispetto al lavoro resterebbe praticamente invariato, ma la somma di molti assignments svolti professionalmente finirebbe per mettere in luce l'alto profilo fotografico-professionale del gruppo. Il marchio diventerebbe una sorta di sigillo di garanzia.
4- in risposta all'idea di brand, di cifra, di marchio di categoria Daniela ha sollevato il problema di come garantire la qualità, lasciando libero ingresso a chiunque sventoli appassionatamente una nikon. L'idea di un'entità FILTRO non piace a nessuno, ma molti la pensano inevitabile.
5- Daniela suggerisce di porci "a disposizione" dell'istituzione. PROPONENDO, PROGETTANDO, PROGETTANDO E PROPONENDO. Buttando sul tavolo del signor C della situazione un fiume di progetti, mirati, sintetici e ben redatti. Affascinanti. E un pò patinati, che se vogliamo sappiamo fare
anche un pò i paraculi...
Effettivamente, concordo. Avere settanta testoline creative che sputano progetti potenzialmente perseguibili credo sia la manna di qualunque assessore alla cultura!
6- Marino suggerisce di mettere al bando il costume di "consumatori del nostro lavoro" cercando di ignorare la mentalità consumistica generalizzata (i soldi come filtro primario) ed EDUCANDO gli interlocutori ad un maggiore riconoscimento della qualità del nostro lavoro. (una circolo virtuoso che parte con innalzamento della professionalità, aumentando la necessità di essere percepiti professionisti, la diffusione di fotografia di qualità ed esercitando pressioni positive sia verso la buona immagine, sia verso il creativo che la produce. In questo modo, la cultura aumenta a tutti i livelli della catena.
7- auspicabile un rimaneggiamento profondo della didattica ad indirizzo fotografico. Perché non stimolare le istituzioni a darci in pasto novelli di bottega senza fracassarci le palle con tasse/dipendenti/contratti? (lesivi sia per l'attore che per per il convenuto).
8- l'immagine di qualità, soprattutto legata ad una progettualità interessa molto le istituzioni. Il nostro gruppo si deve fare promotore di un coordinamento interno con il fine di ottenere una convenzione con le istituzioni: noi sappiamo fare questo mestiere, fare e archiviare immagini. CONOSCIAMO IL TERRITORIO, sappiamo scrivere progetti e concatenarli fra loro; sappiamo organizzare stand, mostre, abbiamo i fornitori giusti per infinite varietà di lavorazioni. Abbiamo strutture esistenti ed avviate, collaboratori, possiamo fare didattica, intrattenimento, cultura. In 70 sappiamo dar vita ad un tam tam di contatti ed esperienze capace di risolvere esigenze e problemi in tempi infinitesimali se confrontati con le tempistiche della burocrazia. Nessuna testa (politica poi....) potrà mai competere con la forza di 70 professionisti con i controcazzi!
SIGNOR C, USACI!
- possiamo fornire CONTENUTI, PROGETTUALITA', STORIA, MEMORIA. L'assessore dovrebbe metterci a disposizione un interlocutore preferenziale, al quale poter proporre di volta in volta nuove idee.
-
Basta con la dispersione di denari a fronte di progetti spesso dimenticati. O doppi. O tripli.
Basta con l'assegnazione di progetti a dilettanti o star del sistema!
VOGLIAMO UN PATRIMOINE DE LA PHOTO TOURINOIS!!!
in un climax che spero vi porti la giusta carica prima dell'incontro ho cercato di riassumere le cose dette. E quando vedremo il signor C, facciamoci succhiare il metodo!

10 commenti:

  1. Conciso, icastico, efficace. Grazie Max! :-)

    RispondiElimina
  2. non potevo chiedere di meglio!
    ieri non ho potuto esserci ma mi hai trasmesso in pieno l'entusiasmo, oltre alle informazioni necessarie!
    Grazie!!

    RispondiElimina
  3. grazie max
    son venuto via ma il riassunto rende l'idea

    siam giovani di gruppo, ma se ci crediamo e continuiamo qualcosa ne verrà fuori sicuro

    però dobbiam metterci a remare in tanti

    baci a tutti

    RispondiElimina
  4. Grazie per il riassunto.

    Un saluto a tutti.
    Sandro.

    RispondiElimina
  5. grazie Max e a tutti gli altri per aver definito in modo chiaro delle linee guida molto condivisibili.
    a presto

    RispondiElimina
  6. Grazie Max, per il nobile bignami della serata, serata che a dir il vero all'inizio sembrava volgere verso il nulla di concreto.
    Saluti a tutti
    Gianni

    RispondiElimina
  7. Grazie Max,ottimo lavoro di sintesi.
    Alf.

    RispondiElimina
  8. Io non so dove abiti e quanto ci hai messo a tornare a casa, ma se alle 22.55 hai pubblicato un pezzo così lungo e ben strutturato su una riunione terminata tre quarti d'ora prima, e, incredibile, senza errori di scrittura, beh, che dire, ti nominerei d'ufficio SCPPP (Segretario del Capo Progetto dei Progetti Progettabili)!
    Scusate il vizio di voler a tutti i costi nominare e distribuire compiti, sarà che da piccolo giocavo solo quando mancava qualcuno. Una volta in porta, una volta all'attacco, una volta libero...
    Marco

    RispondiElimina
  9. Max! ;O)

    Perfetto.

    Questi incontri hanno sempre per ovvie ragioni dei trasudamenti di parole che dilagano ovunque e all'inizio si ha sempre la sensazione che si ruoti intorno al nulla ma occorre avere pazienza e scolare le parole per arrivare al sunto totale così come Max ci ha riportato qui. Coordinare idee e pensieri di 30 persone è molto difficile.
    ciauz

    RispondiElimina