giovedì 22 aprile 2010

domande

ciao a tutti, professionisti e non..
mi servirebbe un favore. io lavoro come insegnante di foto e informatica al carcere minorile di torino, alcuni miei colleghi di un altro laboratorio curano l'edizione di un giornalino. ogni numero fanno un'inchiesta sui mestieri facendo un'intervista. questa volta è il turno dei fotografi, ma non vogliono intervistare me perchè mi vedono tutti i giorni e si annoiano e poi visto che son dentro gli piace relazionarsi con il mondo esterno, insomma non me, quindi io colgo al volo l'occasione del blog e chiedo a chiunque ne abbia voglia (almeno uno vi prego!) di soddisfare la curiosità dei ragazzi rispondendo alle domande che seguono... grazie mille!!! ciao, Paolo



Il mestiere del fotografo:

  1. Quanto guadagna un fotografo? (specificare se netto o lordo)
  2. a che ora si sveglia un fotografo la mattina? Quante ore lavora al giorno?
  3. Tre caratteristiche per essere un buon fotografo.
  4. Il lavoro te lo trovi da solo o ti dicono cosa devi fare?
  5. Che tipo di macchina fotografica bisogna usare?
  6. La macchina fotografica te la compri tu?
  7. Le foto le sviluppi da solo? se sì come?
  8. Che cos'è un set fotografico? Come si costruisce? Ti capita di usarlo spesso?
  9. Bisogna avere qualche titolo per fare il fotografo?
  10. E' difficile trovare lavoro?
  11. Ci vuole passione per fare il fotografo?
  12. Ci vuole pazienza?
  13. Quali soggetti ti trovi più spesso a fotografare?
  14. Per che tipo di lavoro vieni più chiamato?

36 commenti:

  1. 1 - Ora come ora non quanto dovrebbe (lordo);
    2 - Mi sveglio alle 7:30 assieme a mia moglie e mediamente lavoro 10-11 ore al giorno;
    3 - Avere Passione, avere passione, avere passione...
    4 - Il lavoro me lo trovo da solo e in genere il cliente mi dice cosa vorrebbe che io facessi, spesso lo porto sulla strada che mi sento di consigliargli;
    5 - Che macchina bisogna usare? Quella con cui uno si trova meglio, pellicola, digitale, reflex, foro stenopeico, piccolo, medio e grande formato, cellulare (io lo uso abitualmente e a mesi ne pubblicherò un libro)...
    6 - Purtroppo tutta l'atrezzatura me la compro io;
    7 - Scatto ancora con la pellicola ma non in bianco e nero, ho quindi abbandonato lo sviluppo casalingo e la stampa;
    8 - Per mia scelta non frequento i set forografici per come li si intende abitualmente.
    9 - Io ho una laurea in Architettura ma non è assolutamente necessario nessun tipo di titolo di studio, il cervello pensa e fantastica benissimo anche senza...
    10 - Ora come ora diciamo che i clienti non ti saltano addosso, nella mia esperienza nell'ultimo anno lavoro fortunatamente molto ma a differenza degli anni passati devo stare molto più dietro a possibili e futuri clienti;
    11 - Ho risposto a questa domanda con la risposta della domanda numero 3, in ogni caso, per me la passione nella fotografia è il carburante quotidiano per andare avanti, senza mi fermerei;
    12 - La pazienza è la virtù dei forti... credo che noi fotografi siamo tutti molto forti, fortissimi...
    13 - Edifici, interni, eventi sportivi, stabilimenti industriali;
    14 - Reportage architettonici, di esterni, interni, stabilimenti industriali e produzione industriale.

    Spero ti esserti stato di aiuto Paolo, a presto.

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  2. Ecco bravo MB, facciamo passare il concetto della "passione", cosi siamo belli e panati!!!
    "Cosa vuoi tu fotografo, essere anche pagato, tu che hai la fortuna di fare qualcosa che ti appassiona...."
    Pensavo che il blog fosse dei fotografi professionisti torinesi.

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  3. Se ci fosse ironia nel tuo commento Roberto mi sfugge, in caso contrario tu fotografo professionista non lavori con passione? Estica no?

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  4. No MB, nessuna ironia.
    La passione lasciamola ai dilettanti, che di quella si nutrono e traggono soddisfazione (e probabilmente facendo parte del "circolo fotografico del dopo lavoro FIAT" non hanno nemmeno il problema di guadagnare del danaro).
    I professionisti sono un'altra cosa, avranno si passione, ma con quella sola non ci campano se non si confrontano con tutto ciò che ruota intorno all'essere un bravo imprenditore.
    Se passa il concetto della passione ci si fa solo autogol.
    Sicuramente anche chi si occupa di fotografia in ambito artistico rabbrividirà a queste mie affermazioni, ma il mercato purtroppo è un altra cosa.
    Non incantiamo la gente con racconti poetici, blowup è passato ed in realtà non esisteva neanche allora.
    Se avessi letto gli altri post sul forum, scopriresti che Regione Piemonte e il comitato della Sindone, con la "passione" hanno tagliato fuori tutti i professionisti (che vogliono un compenso per ciò che fanno) e hanno tirato dentro tutti coloro che fotografano per "passione" (che sono già al settimo cielo solo per poter dire "hanno usato una mia foto, figo!!")...
    Io non sono sazio dopo aver mangiato pane e passione.
    Un saluto
    Roberto

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  5. Beh, allora sai che c'è Roberto? Per mia personale fortuna, sicuramente ci saranno molti che condividono il tuo "stile" di lavoro (forse tutti?), ma io no. Laureato in Architettura, dato l'esame di stato, attaccato alla parete l'attestato e mai fatto 1 solo giorno l'architetto. Perchè? Beh a me non riesce di fare le cose bene se non provo passione per ciò che faccio. Invece sono qui che giorno dopo giorno porto avanti con professionalità e passione il lavoro che mi piace fare: il fotografo. Tuttavia, se dovessi affacciarmi per la prima volta al mondo della fotografia professionale leggendo i messaggi della vecchia ML (si li ho letti tutti, anche quello in cui Michele parlava del sito della regione Piemonte dell'11 marzo 2010) e alcuni messaggi/commenti di questo nuovo blog, sai che mi verrebbe da fare altro?

    Tirando le somme di poco più di un mese e mezzo di "gruppo" io non mi sento "adatto" a farne parte... Non mi basta essere un professionista per farne parte, c'ercavo dell'altro ma fino ad ora tutto quello che ho trovato è stato solo 1 un unico pensiero, che per mia personalissima opinione non servirà a risollevare le sorti della piazza torinese: soldi, soldi, soldi, soldi, soldi...

    Buon lavoro a tutti.

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  6. Probabilmente per te, come per altri fortunati, non è indispensabile fare i conti con i costi fissi che la nostra attività comporta.
    La mia è solo un opinione e fare parte di questo gruppo permette di confrontarsi e dibattere.
    Il problema nasce dalla committenza, non siamo noi che dobbiamo farci la guerra!!!
    Se passa il concetto di passione, il cliente lo userà a suo vantaggio.
    Credici e fallo per passione, mo tientelo per te, altrimenti quello che fai e farai sarà un privilegio e non una "professione".
    Buon lavoro anche a te, anzi come si usa ultimamente... che la luce sia con te (e con il suo bank...)
    ;)
    Roberto

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  7. Evidentemente non conosco bene il significato di passione, o non gli dò il giusto significato, non so
    ho risposto con mail privata alle domande di Paolo e alla voce che chiedeva cosa serve per fare il fotografo tra le altre cose ho scritto PASSIONE
    son d'accordo con MB, che non so chi sia
    se io domattina alle 7 mi alzo e vado da una sposa e sto 12 ore in piedi e non lo faccio con la passione di chi sa di fare un lavoro bellissimo le mie foto saran piattissime

    e i miei clienti non mi dicono che non mi pagano se mi vedono lavorare col sorriso, al max mi dicono che son fortunato a fare un lavoro che amo, che mi appassiona

    anche io son un po' deluso dal tono sempre negativo

    c'è crisi, d'accordo, ma il lavoro c'è

    e se davvero siam così incazzati con regione e sindone etc, perchè non compriamo una pagina della stampa e scriviamo nero su bianco le nostre lamentele alle istituzioni?
    perchè la prossima riunione non la facciamo sotto la Regione o davanti al duomo?

    Andrea Guermani

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  8. Bravo Andrea, tra le altre cose hai scritto anche passione...
    non "avere passione, avere passione, avere passione..."
    Il messaggio mi sembra nettamente diverso, perchè come sappiamo ci sono anche altre cose che caratterizzano un fotografo professionista.
    Io non sono incazzato con nessuno, per me le istituzioni sono solo piccoli pezzi di storia del passato.
    Niente che valga la pena recuperare.
    Il lavoro c'è e gratifica, quindi cosa stiamo qui a discutere.
    Roby

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  9. Mi sembra davvero tirata per i capelli questa contrapposizione tra passione e professione,
    la prima è uno stato d'animo personale la seconda indica l'attività lavorativa che si svolge per campare.
    Le due cose non sono affatto in conflitto, anzi se passione e professione convivono vuol dire che si è tra i fortunati che fanno il lavoro che più gli piace.
    Anche il paragone tra la passione dei fotoamatori e professionisti è sbagliato,
    perchè a distinguerli non deve essere la passione ma le capacità professionali.
    In questo blog mi auguro che prevalga un dibattito che valorizza la nostra professione e non reprima le emozioni.

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  10. da Marino Ravani:
    gent. Paolo Bosio, le tue domande emotive, tipiche da consumatore di fotografia, hanno dato luogo a risposte emotive come quelle di MB.

    Ti propongo prima di realizzare le interviste per il tuo giornale di organizzare un incontro con i tuoi allievi nel quale possiamo mettere a fuoco delle domande che tengano conto della produzione delle immagini per un mercato di riferimento.

    Ho dei PPS che ho realizzato per corsi e conferenze organizzati da istituzioni cittadine.

    L'incontro sarà gratuito in quanto penso che ognuno di noi abbia il dovere di spiegare la propria professione all'altro.

    Sono a disposizione per un incontro e con l'occasione di auguro buon lavoro.

    Marino Ravani

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  11. Fulvio grazie mille anche a te...
    per Marino Ravani. le domande non sono mie, sono quelle dei ragazzi, spontanee come sono venute, almeno credo, leggendole, non ne sono sicuro perchè non vengono dal mio gruppo di lavoro, ma da un altro laboratorio all'interno del carcere, gestito da due educatrici, che non sanno nulla di fotografia. penso che l'idea di un incontro sia molto bella, la proporrò e vedrò che succede, trattandosi di un carcere far entrare persone implica un po' di casini, ma, se si vuole davvero fare, sono più che risolvibili. grazie ancora a tutti per la collaborazione, paolo.

    p.s. io sono uno di quelli che ha cominciato a fotografare per passione e continua a farlo per passione, ho fatto diventare una passione lavoro non so neanche io bene come, ho rinunciato a campare SOLO dei miei progetti fotografici tempo fa, per cui mi ritrovo poco coinvolto dal mondo commerciale, e riesco solo a volte a inserire le mie immagini nel mondo dell'editoria. in compenso faccio con la fotografia le cose che mi interessa fare e in cui credo e penso di farle bene, senza svendermi, e per campare faccio anche altro, insegno quel che so, mi invento laboratori, rompo le palle alle ong, ecc.
    questo non fa di me un professionista? può darsi, ma sapete una cosa? chi se ne frega... ciao

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  12. Roberto, sinceramente mi dispiace che TU ti arrenda, anche perchè onestamente non so nemmeno a cosa ti arrendi, ma a parte questo per te è così inconcepibile che esista gente ritenuta un fotografo professionista (da colleghi con i quali ha avuto occasione e onore di lavorare e da clienti sempre soddisfatti) che come ME quotidianamente faccia il suo lavoro il quale è la sua passione più grande?

    E' logico che le mie risposte siano state "calibrate" (ma al 100% sincere ed oneste) sul target che (forse) le leggerà: dei ragazzi. Cosa avrei dovuto scrivere? Tutto sul mondo dei fotografi professionisti? Non sarei stato capace. I 3 puntini che ho messo alla fine della terza e terribile mia risposta non sono messi per caso. Significano infatti che c'è dell'altro come è UMANO che ci sia. Io personalmente ritengo che un ragazzo che si avvicina alla fotografia si debba per prima cosa avvicinare per passione e non perchè deve farlo per campare. Se no finirà come uno dei tanti che ha una macchina foto digirale e pur di accaparrarsi un lavoro svende per due soldi il suo operato mettendo in crisi TUTTA la categoria.

    Nessuno di noi dovrebbe arrendersi... Ne davanti a un collega "appassionato" ne davanti a un collega "assetato di soldi e business", rispettiamoci, influenziamoci positivamente a vicenda, trasmettiamoci le nostre esperienze per crescere come realtà, se no rimarremo sempre nascosti nella nostra Torino...

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  13. MB, mi arrendo perchè davanti a un "chi se ne frega" mi sento impotente e penso non valga la pena perdere altro tempo.
    Ho passato dei concetti che volevano essere un suggerimento su come raccontare la nostra professione in modo oggettivo. Volete far sognare chi ci legge? Ci siete riusciti.
    Roby

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  14. Caro Paolo, io non mi arrendo.Se tu avessi il tempo di fare analizzare il testo del tuo P.S. da un linguista o da un semiologo potresti trarre un numero incommensurabile di informazioni sul tuo mondo di relazioni e quanto conti il valore dell'altro nel corso del tuo tempo. quel "chi se ne frega" è snob, sei figlio del tuo tempo, come peraltro io sono un trombone del mio tempo, e lo so perché mi ostino a pensare non al soddisfacimento di un mio piacere ma alla realizzazione di un bene comune. La mia proposta, nei confronti dei tuoi allievi, va in questa direzione.
    Marino

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  15. Seguo con una certa "passione" questi affascinanti dibattiti proposti dal blog, ieri, senza far nomi, ero da uno stimabile collega fotografo a vedere il suo studio e, ad un certo punto, durante una pausa caffè, mi ha detto: "dai andiamo a vedere sul blog se qualcuno si scanna anche oggi"...

    Forse sono un pò giovine, superficiale e non ho alle spalle un'enorme esperienza (per fortuna ho la partita iva perchè fino a qualche anno fa ammetto con vergogna di esser stato un fotoamatore e temo di aver fatto pure un paio di matrimoni a 300mila lire...) ma tra riunioni e blog, ogni volta devo prendere del prozac per tirarmi su.

    Questa nostalgia per i bei tempi che furono, Photoshop CS5 in agguato con trucchetti infami e innovativi, i professionisti in trincea che si devono proteggere da orde barbariche di neofiti (ma poi chi sono i professionisti..chi lo decide?), 17 post a discutere se si può aver passione o meno...mi pare ci si perda in polemiche un pò sterili..

    A mio modestissimo parere penso sarebbe bello usare questo blog per esser propositivi, scambiarsi idee, suggerimenti.. Si può far un gruppo parallelo che si trova in vineria a sbronzarsi per affogare le delusioni lavorative (e ci verrò sicuro pure io ben volentieri qualche volta) . Non voglio dire che sia tutto rose e fiori e che non ci siano problemi, ma non trasformiamo questo blog in un ricettacolo di esperienze nefande e racconti di disoccupazione strazianti, cerchiamo invece di fare dibatti costruttivi - che qui per un'innocente parolina, uno è stato cazziato e l'altro si è cuccato dello snob.. (per un attimo mi son chiesto se ero in un blog o ancora alla riunione di condominio che ho fatto l'altra sera..).

    Che la luce sia con voi, quanto a me, scappo a comprarmi un elmetto per proteggermi dalle mazzulate che mi piomberanno in testa ;-)

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  16. PASSIO HOMINI
    PASSIO CRISTI
    eh eh eh giusto per stare in tema: anche noi portiamo la nostra croce e pesa pure un botto.

    anch' io ho risposto via mail
    anch'io disponibile a incontrare direttamente i ragazzi
    senza passione si fa prima a cercarsi qualcosa di più sicuro e remunerativo.

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  17. giulio ha detto...

    "senza passione si fa prima a cercarsi qualcosa di più sicuro e remunerativo."

    tristemente di attualità.

    Ho dimenticato... Visto che rileggendo le mie risposte tutte o quasi andrebbero "spiegate" sono assolutamente disponibile a parlarne a 4 o più occhi con Paolo o con chi ritiene opportuno lui.

    ps: ma non è che la mia passione è stata male interpretata? Io non lavoro per passione (tipico del fotoamatore che lo fa per hobby), ma lavoro CON passione (tipico del professionista fortunato)...???

    Buona serata a tutti.

    ps2: a me sembra che cmq i commenti di questo post stiano dando un bel po' di spunti di riflessione per Paolo e i suoi ragazzi!

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  18. Sarò lungo tedioso prolisso e noioso.... quindi a voi la scelta...E POI NON DITE CHE NON L'AVEVO DETTO NEH?!?!?!

    ;O)))))))

    PASSIONE deriva dal termine latino patior, che significa soffrire, provare o patire.

    ma la parola passione è adoperata difatti, oggigiorno anche per riferirsi ad un'emozione che è più forte di noi.

    e pur vero che LA PASSIONE in un certo senso si subisce, come nell'espressione "avere una passione per qualche cosa".
    La passione amorosa è il paradosso che vede la ragione scontrarsi con il desiderio dell'altro.Il bisogno della presenza è così forte da trasformarsi in assenza, questo proprio perché la sensazione che soggiace al sentimento passionale è il pensare di non conoscere mai abbastanza l'oggetto dei propri desideri. L'oggetto/soggetto passione è indecifrabile e mai conoscibile fino in fondo.
    (grazie a WIKIPEDIA!!!!

    ;O)

    QUINDI...

    Mischiata a mille parole e inframezzata dalle centinaia di azioni quotidiane mi rendo conto che la parola PASSIONE possa passare ..così.. senza importanza... e magari diventa faticoso e insensato percorrere il senso semiologico della parola e giustamente siamo abituati ad usarla....anzi...a sentirla usare nel modo più sbagliato possibile... e cioè con accento positivo... ma se ci pensate.. la PASSIONE di Cristo non era proprio una crociera sui monti del trentino ;O)
    così quando uno dice "mi piace fotografare e lo faccio con passione... " stride un po'... la passione è / sarebbe sofferenza... e infatti praticare il nostro mestiere è una via un po impervia. ma il punto è che nessuno nega che noi si lavori con passione ma la passione viene dopo l'amore, all'inizio è una "cotta", un innamoramento folle, .. e infatti piovono assistenti da ogni dove accecati dalla "fotografia"... ma poi.. quando capiscono che quello che hanno detto allo IED non è proprio vero, che il mestiere implica avere clienti che ti paghino e che lavorare sotto committenza non è sempre piacevole e che farsi pagare è un delirio e arrivare a fine mese è una fatica e stare dietro alle nuove tecnologie costa caro e..... bhè.. molti lasciano perdere, tornano a lavorare nell'azienda di papà e continuano il loro piacere di fotografare rimanendo fotoamatori e fanno quel che gli pare e piace e magari riescono anche a fare lavoretti, matrimoni, models book, .. aggratis o a basso prezzo... tanto a fine mese papà paga le spese!

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  19. .....

    La loro non è passione!
    La nostra è passione.. perchè dopo la cotta, ci siamo innamorati e innamorarsi di questa moglie vuol dire amarla sempre, anche quando si sveglia al mattino con le borse sotto gli occhi, quando è influenzata e vomita, quando ha le turbe e rompe i coglioni, quando non ci fa vedere la partita, e forse anche quando ci tradisce.... allora se noi continuiamo ad amarla, nella gioia e nella sofferenza...allora quella è passione!
    E' troppo facile praticare la fotografia da fotoamatore che come dice il nome... "amatore" è come avere un'amante... ci esci quando vuoi/puoi, gli dai due colpettini, gli fai un regalino... ma non gli devi nulla, non te la porti a casa, non devi conoscere la suocera, non ci devi fare i conti e se ti stanchi... ciao... addio... chi se ne frega appunto!
    Perciò io credo sia giusto spiegare per bene a chi non è del mestiere.. cosa vuol dire "essere fotografo", per non illuderli che sia una figata, per non creare false attese, per non produrre disoccupati falliti, per amor loro occorre spiegare bene che non è come partecipare al grande fratello, che anche se non hai studiato e non sai un cazzo è capace che fai i soldi...(ma che li perdi anche presto visto che non hai una professione in mano!).
    Marino Ravani è stato mio maestro, di fotografia e anche di vita, e quando lui a scuola ci uccideva con le parole e noi non capivamo, ci stava facendo un favore, ..."bisogna sfoltire alla base" diceva... "perchè poi è tardi"... solo chi resiste può fare il fotografo di mestiere.. e di quella classe siamo rimasti in tre... e in tre siamo fotografi professionisti, gli altri fanno altro, alcuni sono più felici e guadagnano di più di noi, ...non erano abbastanza innamorati della fotografia, si sono fatti una sveltina e poi via... ;O)

    Concludo...la parola la si può usare in vari modi ... ma andrebbe divulgata nel modo corretto, almeno quando è affiancata a un mestiere, proprio per far si che sia chiaro che se ti piace uscire la domenica e fotografare i fiori solo quando c'è il sole, o se ti fa impazzire riprendere gnocche mezze nude, o se ti senti bene quando fai un reportage sugli anziani ai giardini,... bhè... è molto molto divertente... ma non è proprio una "PASSIONE".

    Amen ;O)

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  20. Devo dire che sono basito dallo scatenarsi di passioni provocate involontariamente da Paolo Bosio :-)

    Direi che non sia un esercizio così utile il cercare di definire chi sia appassionato e chi no, o chi debba esserlo, ma non dirlo ecc. ecc.

    Spero si possa essere tutti d'accordo sul fatto che ognuno è libero di vivere la propria professione come crede e fregarsene di come gli altri la pensano su di lui (perché è questo che sosteneva più che legittimamente Paolo). Non mi è mai parso di vedere incisi su due pietre i Dieci Comandamenti del Fotografo Professionista e meno che mai il comandamento "Non amare la fotografia come te stesso".

    Quanto al raccontare a dei ragazzi in modo oggettivo una realtà di lavoro, mi sembra sufficiente rispondere a tono descrivendo nudamente ciò che si fa e questo potrebbero farlo tutti. Dal panorama d'insieme delle risposte, docenti e studenti saranno in grado di farsi delle opinioni. Più risposte significa quindi più oggettività nella descrizione. Inviterei quindi almeno i partecipanti a questo thread che non l'avessero ancora fatto a pubblicare qui le loro risposte al questionario. Chi l'avesse già fatto in via privata, potrebbe renderle qui pubbliche. Ne verrebbe un panorama utile anche a noi, visto che il blog mi pare sia più interessante se consente di scambiarsi informazioni concrete piuttosto che lamentazioni, diatribe o discussioni sul sesso degli angeli.

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  21. Ma si è più che sufficiente, sono solo dei ragazzi...chi se ne frega...
    Rispondiamo alle domande e togliamoci sta rogna!
    Se l'atteggiamento è lo stesso che i docenti applicano nelle nostre scuole non posso che essere preoccupato nei confronti di chi entrerà nel mercato i prossimi anni...

    Roby

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  22. Certo che sei un bel bastian cuntrari, nè Roby ;-)

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  23. Gli adulti sono responsabili di quello che troveranno i giovani e visto come va il mondo già non avranno vita facile. Noi siamo adulti e con una bella esperienza in questo settore... mi sembra corretto mettere dei paletti importanti nell'educazione di chi si sta affacciando al mondo ... il 68 ne ha già rovinati molti.. i cattivi maestri hanno fatto danni notevoli... noi cerchiamo di farne di meno e quindi essere precisi e far passare un messaggio corretto sulla nostra professione è un dovere, per noi e per loro.
    Hai ragione Fulvio quando dici che è giusto vivere le professione come si vuole però converrai con noi che questa storia di vivere il mestiere come "passione amatoriale" e quindi come divertimento e non come serietò e anche sofferenza è stato un boomerang che ci ha unpo tramortiti tutti, quel che viviamo è colpa anche nostra, come quando con l'avvento del digitale abbiamo abbassato i prezzi anzichè aumentarli.. perchè si diceva che non c'era più la spesa delle pellicole dimenticando però i costi delle fotocamere, dei computers e degli accessori vari, del costo dei programmi e delle notti svegli per imparare ad usare... il digitale dovrebbe costare di più e non di meno!
    Ma ci siamo fatti incantare e ci siamo fatti autogol.
    Ora cerchiamo di istruire chi ancora non sa e facciamolo nel modo giusto se è possibile. ;O)

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  24. Ecco il mio contributo, anche se le domande sono troppo generiche e quindi bisognerebbe in primis spiegare ai ragazzi la varie tipologie che vivono sotto la parola FOTOGRAFI.

    Il mestiere del fotografo:

    Quanto guadagna un fotografo?
    A volte troppo a volte troppo poco rispetto ad altri mestieri.
    In passato qualcuno è diventato ricco, grandi star mondiali, Newton Avedon,...qualcuno si è comprato un'isola (Barbieri), ma erano altri tempi..anche ora però.. una qualche decina al mondo sono milionari ma spesso erano già di famiglia abbiente, ...cmq è talmente varia la professione nelle sue specializzazioni che è impossibile rispondere. Dal Paparazzo al fotografo di Moda, dal reporter di guerra al fotografo di medicina scientifica, dal matrimonialista al fotografo di food.

    a che ora si sveglia un fotografo la mattina?
    Anche qui è utile sapere che ci sono molte distinzioni e quindi catalogare tutti sotto il nome di fotografi è riduttivo, c'è chi lavora in proprio e chi sotto agenzia, chi ha un negozio aperto al pubblico chi uno studio privato, io a volte devo scattare all'alba e quindi alle 6 sono sul set e a volte non mi alzo prima delle 10, ma spesso lavoro anche fino a mezzanotte

    Quante ore lavora al giorno?
    Scianna disse "Un fotografo è come un carabiniere, non si toglie mai la divisa e quindi è sempre al lavoro",...anche quando guarda dalla finestra o mentre sogna, ma non per tutti è così, per molti è una questione di 8 ore al giorno.

    Tre caratteristiche per essere un buon fotografo.
    Dipende anche qui se è un fotografo da studio o un reporter tanto per fare degli esempi,.. cmq essere un buon tecnico, un buon creativo molto colto e... un buon imprenditore di se stessi ...non guasta.

    Il lavoro te lo trovi da solo o ti dicono cosa devi fare?
    Ci sono fotografi che lavorano con le agenzie altri che si procacciano il lavoro da soli, altri hanno un agente che li promuove... ma anche tutte e tre insieme. Poi alcuni fotografi sono assolutamente esecutori e altri solo autori, i primi lavorano a stretto contatto con gli art director delle agenzie pubblicitarie e realizzano immagini che prima sono state decise e abbozzate su un layout, i secondi vengono chiamati per interpretare con il loro stile un idea per comunicare qualcosa a qualcuno, che poi è il perno principale del nostro mestiere.

    Che tipo di macchina fotografica bisogna usare?
    Ogni fotografo ha le sue preferenze e i suoi bisogni, il digitale cmq ormai fa da padrone con quasi tutti, se lavori nella comunicazione pubblicitarie e ti capita di fare campagne affissioni ad esempio devi avere una fotocamera che produca file ad altissima risoluzione se invece non c'è questa necessita basta una buona reflex.

    La macchina fotografica te la compri tu?
    Io sono un fotografo con studio privato e quindi tutte le spese sono a mio carico, come per la maggior parte dei fotografi ad eccezione di quei fotoreporter che lavorano alle dipendenze di una agenzia stampa in cui può capitare che ti diano loro l'attrezzatura per i servizi che ti mandano a riprendere. Esistono comunque negozi che possono anche affittare macchine fotografiche e lampade flash e altra attrezzatura utile per noi fotografi.

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  25. Le foto le sviluppi da solo? se sì come?
    Lavorando prevalentemente in digitale non esiste più il cosidetto sviluppo, almeno come siamo abituati a considerarlo, però i file che possono produrre le nostre macchine fotografiche sono anche in un formato "neutro" e cioè ancora da sviluppare e tramite dei programmi appositi con il computer possiamo poi "svilupparli" e dare colori dominanti contrasti e tante altre opzioni per avere la miglior immagine che abbiamo pensato e immaginato.

    Che cos'è un set fotografico? Come si costruisce? Ti capita di usarlo spesso?
    Io lavoro quasi prevalentemente su set fotografici. Il set fotografico è l'insieme del luogo, delle persone, degli oggetti e dell'attrezzatura che serve per realizzare un'immagine fotografica ma non per forza ci deve essere tutto questo.
    Possono essere in interni o in esterni e possono essere molto semplici e molto complessi come quando si gira un film, in alcuni set moda o di automobili o di grandi pubblicità si possono trovare anche 20/30 persone che lavorano agli ordine del fotografo o del regista.

    Bisogna avere qualche titolo per fare il fotografo?
    Purtroppo no però sarebbe indispensabile, perchè ogni tipologia di fotografia prevederebbe una cultura da esperto in materia, se un fotografo di architettura è anche architetto avrà molti vantaggi, non solo perchè saprà cosa sta fotografando ma perchè sarà capace di reggere la comunicazione con le persone che gli possono commissionare un lavoro e così in quasi tutte le categorie di fotografia.

    E' difficile trovare lavoro?
    In questi tempi è difficile trovare qualsiasi tipo di lavoro, la fotografia è un mestiere un po particolare e per certi versi forse ancora più difficile di altri, non perchè non ci siano spazi da riempire ma perchè occorre molto tempo per arrivare ad essere esperti di un settore e ci vogliono parecchio denaro per un attrezzatura minima professionale, le scuole di fotografia non servono molto, almeno come sono strutturate qui in Italia, forse è quasi meglio una laurea in qualche cosa e poi se proprio si è convinti si fa la gavetta come assistente di un fotografo però bisognerebbe già avere una certa dimestichezza con i mezzi fotografici.

    Ci vuole passione per fare il fotografo?
    Secondo me la passione viene dopo, prima ci vuole studio, impegno e tanta curiosità, costanza e testardaggine, fatica e predisposizione,...poi dopo che uno ha provato ad indossare i panni del fotografo come mestiere e quindi a cercare di mantenersi con i soldi prodotti dal lavoro realizzato.. allora se ci si accorge che non è solo un piacere indossare la macchina fotografica e non è solo divertimento usarla per comunicare...vuol dire che è nata la passione e a quel punto non c'è più scampo... si diventa fotografi.

    Ci vuole pazienza?
    Come in tutte le cose quando si mette d'impegno ci vogliono tonnellate di pazienza. Nessun lavoro è solo divertimento e quindi ci vuole pazienza per imparare e per capire, per migliore e per arrivare a pagarsi l'affitto e quando ci si riesce la soddisfazione è grande il doppio.

    Quali soggetti ti trovi più spesso a fotografare?
    Nel mio caso le persone, ...dagli imprenditori ai bambini per la pubblicità, dalle modelle ai personaggi dello spettacolo, tutto ciò che si muove e può sorridere rientra nel mio genere fotografico.

    Per che tipo di lavoro vieni più chiamato?
    Essendo più autore che esecutore posso approcciarmi a lavori come immagini di people per pubblicità, cataloghi moda, immagini beauty per parrucchieri o case di prodotti per capelli, redazionali per l'estero, book a modelle e immagini un po creative di personaggi dello spettacolo per i giornali, e quando posso mi dedico a dei miei progetti personali che poi si traducono in libri e mostre.

    Buona luce a voi.

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  26. Grazie Paolo, ho già mandato alle curatrici del giornalino, insieme alle vostre risposte, un'introduzione che spiega varie cose sul variegato mestiere del fotografo. comunque l'esaustività e completezza delle tue risposte aggiungono molto, grazie ancora, ciao.

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  27. La metto così: mi sono licenziata da un lavoro fisso, bello, pagato puntualmente in un giornale per fare fotografa di mestiere. Ho salito valli impervie, mi sono ritrovata sotto le bombe, ho assistito a scene di disperazione, non mi vergogno di dire che ho anche pianto parecchio. Ne ho ricavato: ernia del disco, cervicale disfatta, calcificazione delle spalle in avanti. L'osteopata dice che non dovrei portare più né pesi al collo, né sulla schiena; dopo mezzora che sono a fotografare ho male da piangere. Certo non l'ho fatto per i soldi. Neppure perché era più facile (provate ad andare in guerra...) per poi scoprire che grazie a Internet quello che facevo non serviva più. Ma continuo imperterrita a cercare il modo per risollevarmi. Se questa non è passione, che cazzo è?
    Tra una settimana inizia maggio. Mi sembra che qui si perda tempo a discutere di quisquilie. Mi sembra anche che ci siano fotografi che ancora lavorano e fotografi disperati. Ci vogliamo trovare per fare qualcosa di utile? Oppure facciamoci il solito aperitivo. Tanto se è per chiacchierare inutilmente, va bene lo stesso!
    Per Paolo Bosio: in carcere ci sono stata con una mostra, non è difficile organizzare un incontro con i detenuti. Perché non farlo con alcuni di noi? a me piacerebbe moltissimo...

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  28. Sara.... non capisco bene il tuo intervento... ma non lo dico con bizzarra polemica o con velata malignità... lo dico davvero con un semplice e sereno interrogativo.

    cerco di spiegarmi...

    Cioè... giustamente spieghi quanto sia duro fare il fotografo "di mestiere", quindi sposi la causa di Borgo, nel senso che non è solo passeggiare e creare amabilmente nudi di donna o cercare fiori di prato e api che svolazzano leggiadre tra l'erbetta o paesaggi infiniti insomma.. tutto ciò che si vede nelle mostre dei fotoclub, ma affrontare situazioni dure e ...nel tuo caso.. pericolose, fino ad arrivare ad avere problemi fisici addirittura...
    ma poi dici..." se questa non è passione che cazzo è?" come per sottolineare invece che la teoria della passione è giusta.

    Quindi non capisco bene se il tuo intervento, molto interessante, piega da una parte o dall'altra.

    Io vorrei ripetermi, e rispiegare... ne Borgo ne Ravani ne il sottoscritto nega la passione, anzi... è solo grazie a quella che poi.. e sottolineo POI.. si riesce ad andare avanti in questo mestiere che sembra frivolo ma non lo è.

    Il problema è proprio far capire a chi si avvicina a questo mondo che non si inizia con la passione perchè non puoi avere la passione se ancora non l'hai provata. Mi spiego?
    Se fino ad ora uno ha fatto foto agli amici al bar o macrofotografia per i prati o ai figli mentre sgambettano su un campo da calcio o il ritratto alla fidanzata al tavolino in piazza san marco non puoi dire di avere la passione... perchè ancora non hai "sofferto" per praticarla... ti stai divertendo un sacco e basta. E non si può prendere per il culo un giovane studente facendogli passare il concetto di "divertimento".
    E' un mestiere molto bello e affascinante che può dare molte soddisfazioni, può essere creativo e interessante, ma nasconde in se una serie di situazioni e di obblighi e di doveri che non sono divertenti e solo se ti esplode la maledetta passione puoi davvero affrontarli.
    Ad un ragazzo che mi scrisse di essere "appassionato di fotografia" e che voleva farmi da assistente gli ho detto di venire con me sabato e domenica a perlustrare location all'alba... Mi ha risposto che il weekend lui va al mare con la fidanzata.. ma cmq quando farò il servizio moda lui verrà sul set.
    Comprendi?
    Questo dobbiamo debellare...per questo bisogna scremare le giovani leve....
    Morandi cantava... uno su mille (ma anche un milione) ce la fa!

    ;O)

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  32. ps.
    anche io ho lavorato in carcere per il libro "LA SOGLIA" e in effetti non è impossibile incontrare i detenuti ma dipende dal direttore e dal comandante delle guardie.... più che altro però.. credo che nel carcere minorile le regole siano ancora più ferree...
    cmq confermo la mia disponibilità...

    ciauz

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  33. infatti è così... il minorile è giustamente super protetto. ma tutto si può fare e la direttrice è una molto ragionevole. più che altro bisogna strutturare il tutto molto bene... ogni tanto poi vengono organizzati eventi in cui si riesce a far venire ospiti senza dover richiedere il permesso di entrata per ognuno... mi sta venendo un'idea, se vi va. mi han chiesto di stampare (io gestisco un laboratorio di foto stampa e grafica e abbiamo anche un bel plotter fotografico) qualcosa per un evento, appunto, che sarà a fine maggio. siccome è quasi impossibile stampare foto con il viso dei detenuti e quindi non possiamo esporre gli scatti che facciamo dentro, perchè le stampe andrebbero poi ad "arredare" il carcere più o meno permanentemente, io mi stavo giusto scervellando su cosa stampare ed esporre. da qui l'idea, la butto lì: perchè non decidiamo un tema e una trentina di noi mette uno scatto a testa e facciamo una collettiva in carcere? noi stampiamo, poi se volete venite all'evento e poi da cosa nasce cosa... che dite? comincio a parlarne per vedre che effetto fa, poi se aderite... bello no?

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  34. Ok, ... se anche gli altri sono d'accordo può essere un inizio.
    Buon lavoro.

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