martedì 13 aprile 2010

Il colmo dei colmi: stamattina sono andata a vedere le foto che Epson e Nikon hanno affisso sulla vetrina del diario della Sindone (insomma, quella robaccia di cui parla Michele). Ci sono io. Seduta sulle scalinate del duomo, appena uscita da quella assurda visita per la stampa, che tiro un respiro e fumo una sigaretta: appeso al collo l'accredito con su scritto "fotografa"... domanda: cosa fareste voi? Un poco ho pensato vado a protestare. A protestare per cosa? Allora sono entrata ed ho chiesto che mi dessero almeno la foto (è molto carina!), ma le foto le gestisce un certo Amedeo: introvabile.

3 commenti:

  1. lapone.giulio@gmail.com14 aprile 2010 alle ore 15:33

    bhe, non mi stupisce: ieri stavo facendo un servizio con un giornalista e volevo entrare in duomo per fare delle foto, per netrare m hanno detto che dovevo essere accompagnato, ma nessuno dei volontari s'è preso la responsabilità rimandandomi ad un responsabile che però non sapevano dove fosse...

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  2. Anche a noi è successo, ci ghanno detto che non si puo' fotografare il sacrolino senza un addetto stampa, bisognerebbe davvero non entrarci piu' a fare le foto neanche quando ci saranno i politici

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  3. L'unica cosa a cui serve l'accredito che ci hanno dato (ho fatto due giorni di coda) è che la gente si mette volentieri in posa quando legge "press" e "fotografa". Almeno mi diverto a prendere immagini della gente che, anzi, mi chiede di portargli le foto fatte... a-gratis, naturalmente...!

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