mercoledì 22 dicembre 2010

La Repubblica dei ladri?


"la repubblica" su Google Immagini, ore 15:09 del 22 dicembre 2010.


Il giornalista de La Repubblica Michele Smargiassi ha postato ieri sul blog che cura all'interno del sito repubblica.it, chiamato Fotocrazia, un articolo intitolato L'insostenibile leggerezza dei pixel. Ebbene, questo articolo ha contato fino ad ora (ore 15:16 del 22 dicembre 2010) la incredibile cifra di 377 commenti!

Chiaramente, l'invito a tutti è di leggere con attenzione quell'articolo, anche per tentare di comprendere la vivacità delle reazioni che ha suscitato. Personalmene, oltre all'articolo, mi son preso la briga di leggere anche tutti i commenti (almeno quelli pubblicati fino a poco fa, perché continuano ad aumentare).

In sintesi, l'opinione che mi sono formato è quella di una montante intolleranza per gli atti che provengono da soggetti e luoghi dai quali si attendono comportamenti eticamente esemplari. Un po' com'era già capitato nella questione "Benedusi/Colombari", nella quale si era imputato a Denis Curti di aver gestito la cosa come se FORMA fosse una semplice impresa privata, mentre a tutti gli effetti giuridici è una Fondazione, e quindi: un ente senza finalità di lucro costituito da un patrimonio preordinato al perseguimento di un determinato scopo. Quindi con delle responsabilità culturali superiori e ben evidenti nei confronti della cittadinanza.

Anche in questo caso, parrebbe che i lettori di La Repubblica si attendano dalla loro testata non solo che fornisca informazioni giornalistiche di qualità (quindi approfondite e verificate), ma anche che lo faccia attraverso un comportamento che la differenzi moralmente dalla concorrenza. Qualcosa di simile a quella questione morale che tanto appassionava gli elettori del PC di Enrico Berlinguer.

Ma qual è l'oggetto del contendere? Bene, i redattori di repubblica.it non hanno trovato di meglio da fare che andare a spulciare su Flickr a caccia di fotografie sulla manifestazione di Roma del 14 dicembre scorso per costituire la loro solita galleria web. Trovate quelle di loro interesse, le hanno scaricate in barba agli avvisi di Copyright riservato (chiunque conosca Flickr, sa che vengono riportati con immediata evidenza se si prova a fare il solito copia/incolla) e non contenti di questo ne hanno modificate alcune, tagliando via dalle immagini i simboli © , i nomi dei fotografi e desaturando i colori. Di fronte alle rimostranze di quegli autori che si erano accorti dell'impresa a cose fatte, hanno poi pubblicato i nomi, tolto quelle per cui era stato chiesto di farlo, ma pare che non abbiano offerto pagamenti, e men che meno risarcimenti, a nessuno.

A fronte di questa bella impresa editoriale, alcuni dei fotografi che hanno avuto l'onore della non richiesta "pubblicazione", scrivono una lettera a Michele Smargiassi per esporre le loro ragioni a giornalista de La Repubblica che reputano attento alle questioni fotografiche. Per tutta risposta Michele pubblica un lungo articolo sul blog nel quale tenta di non sindacare sul particolare, pur non approvando apertamente l'operato del suo giornale, ma di spostare il discorso su un'analisi più generale di come cambia il diritto di proprietà intellettuale nel tempo di Internet e... apriti cielo! Uno Tsunami di commenti spesso molto aggressivi lo sommerge. A questo evento poco pre-natalizio, devo dire che il Fotocrate oppone una sponda puntuale e ammirevole nella sua volontà di non sfuggire alla dialettica. Peccato però che lo faccia dal suo posto di lavoro, su un blog che viene pubblicato su repubblica.it. Difatti molti commentatori non scindono la persona Smargiassi dalla testata La Repubblica e così lui si ritrova a fare la fine dell'addetto dell'Ufficio Reclami: non ha colpa di nulla, ma porta quella di tutti.

Al di là del merito, che mi vede apertamente solidale con i fotografi "pubblicati" e di condanna totale del vero e proprio ladrocinio operato dal personale incaricato di "trovare foto sulla rete" (resterebbe poi da stabilire se la responsabilità sia occasionale e individuale di un qualche avventizio troppo "disinvolto" o sia un vero e proprio "ordine di scuderia", anche se propendo per quest'ultima ipotesi) , rilevo che oggi i discorsi non bastano più. Bisogna anche farli dai posti giusti e accompagnarli con comportamenti che appaiano coerenti.

Per questo motivo, nel mio piccolo formicaio, non accetto di fare pubblicità virale, nemmeno dichiarata, e rinuncio a qualsiasi banner pubblicitario sul mio blog e sui miei siti. Le mie parole avrebbero inevitabilmente un "sapore" diverso e meno indipendente. La favoletta dell'intellettuale libero da condizionamenti commerciali, e da interessi privati, non regge più. Troppi scandali, di ogni parte politica, hanno distrutto nell'opinione pubblica ogni fiducia in tal senso. Penso che oggi oltre a cosa si dice, sia importante quindi anche costruire il contesto per dirlo. Un contesto chiaro e diretto, senza ombre reali o presumibili.

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martedì 23 novembre 2010

I premi del Lens Based Art Show




FRANCESCA TILIO / ME²
PREMIO CAMERA D'ORO

Motivazione
La messa in scena di un autoritratto fotografico esteso all’interpretazione di altre donne coinvolte nel suo atto performativo apre perturbanti porte emotive sugli aspetti più profondi e reconditi della personalità umana.



ALESSANDRA PEDONESI / OPEN WALLS SCENES
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA

Motivazione
La costruzione di una serialità basata su dinamismi apparentemente inessenziali conduce l’osservatore ad uno slittamento percettivo dal piano profilmico a quello squisitamente associativo ed onirico.



GABRIELE TOZZI / REASONS IN SILENCE - DECAY IN ITALY

PREMIO OPERA PRIMA

Motivazione
Partendo dall’osservazione dell’abbandono degradante in cui versano luoghi del patrimonio storico-industriale italiano costruisce un teatro visivo interiore dotato di una sua metaforica ed inquietante fascinazione.



ANNAMARIA BELLONI / IL GENE ROSSO (MC R1)

MENZIONE ONOREVOLE

Motivazione
Prendendo spunto da una previsione scientifica, mette mano alla realizzazione di una collezione virtualmente inesauribile di ritratti, costruendo così nell’osservatore una relazione concettuale nuova tra la traccia fotografica e il soggetto in essa raffigurato.



PIER PAOLO FASSETTA / ATTESA
MENZIONE ONOREVOLE

Motivazione
L’anonima transitorietà di un luogo di passaggio della contemporaneità diviene occasione per un ripensamento visivo, in chiave metaforica, della sospensione di movimento come atto interiore.



SUSAN KAMMERER / SENTIERI URBANI
MENZIONE SPECIALE

Motivazione
La scelta di ricollocare a pavimento le serie di segni e oggetti prelevati dalla traccia ottica nel contesto urbano porta con grande efficacia l’attenzione sui meccanismi concettuali della percezione dello spazio.



ALLEGRA MARTIN / FAKES
MENZIONE SPECIALE

Motivazione
Con pregevole precisione realizzativa, e raffinata presentazione oggettuale, le installazioni di un Museo di Scienze Naturali divengono luogo di verifica concettuale delle ambiguità insite nella percezione di una fotografia.



ROBERTO RICCA / FUORI I SECONDI
MENZIONE SPECIALE

Motivazione
La paradossale freschezza di uno stile documentario aderente ai canoni della tradizione fotografica, esprime con notevole efficacia visiva la sfera emotiva del ring.



MATILDE SOLIGNO / ARCHAIOLOGIA
MENZIONE SPECIALE

Motivazione
L’ipotesi progettuale di osservare luoghi contemporanei con un approccio “archeologico” introduce un inatteso straniamento percettivo, ulteriormente rafforzato dalla ipnotica colonna sonora del video che accompagna l’installazione espositiva.

www.lensbasedartshow.net
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giovedì 11 novembre 2010

L'avventura continua...



Dopo il successo dell'inaugurazione, e della prima domenica di letture portfolio e incontri, prosegue anche questo fine settimana l'avventura del Lens Based Art Show .

SABATO 13 NOVEMBRE 2010

Dalle 10:00 alle 13:00, Sara Munari e Daniela Trunfio incontreranno le persone già prenotate nei giorni scorsi. Sarà molto interessante assistere ai vari colloqui in programma perché non necessariamente si vedranno sfogliare i tradizionali portfolio. Lo spirito del LBAS è difatti aperto ad ogni forma espressiva basata sul fotografico e anche alla semplice necessità di avere mezz'ora di tempo per confrontarsi con una persona stimata sui vari aspetti del fare fotografia.

Alle 10:30 parte in sala A il primo incontro di questo week end:
Le nuove agorà: blog e new media
Partecipano:
Andrea Deaglio, Fabrizio Esposito, Luca Guglielminetti e Susanna Legrenzi. Modera Fulvio Bortolozzo.
Si discuterà delle esperienze di ciascuno dei relatori sull'uso del Web 2.0 come luogo sperimentale di contatto e scambio d'idee sul fotografico e non solo attraverso webzine, blog, portali e progetti crossmediali.

Segue alle 12:00
Dopo la fotografia
Incontro con
Bruno Boveri, Luigi Gariglio, Antonio La Grotta, Luca Luciano, Silvia Reichenbach ed Ezio Turus. Modera Fulvio Bortolozzo.
La tradizione fotografica sta mescolandosi ogni giorno di più con l'arte contemporanea attraverso contaminazioni d'ogni genere. Siamo forse sulla soglia di un superamento del fotografico?

Nel pomeriggio dalle 15:00 alle 18:00 saranno ben 4 gli esperti impegnati nelle letture portfolio: Luigi Gariglio, Susanna Legrenzi, Sara Munari, Ezio Turus

In sala A si svolgeranno 4 incontri.

14:00 Fatma Bucak presenta il suo progetto:
Allegorie della Colpevolezza

15:30
Luca Luciano presenta il progetto:
Diogene, bivacco urbano

17:00 Luca Guglielminetti presenta la relazione:
Photocross: attraversando i nuovi media

18:30
Susanna Legrenzi presenta la webzine:
Big Ben Zine

DOMENICA 14 NOVEMBRE 2010

Dalle 10:00 alle 13:00 si svolgerà Il racconto fotografico, workshop di Sara Munari.
Le procedure della Street Photography per vedere, capire e scattare immagini di strada.

Due gli incontri mattutini in sala A:

10:30 La fotografia non abita più qui?
Incontro con Paolo Aghemo,
Bruno Boveri, Daniela Trunfio, Luca Luciano e Luigi Gariglio. Modera Fulvio Bortolozzo.
Torino è città originaria della fotografia in Italia; città all'avanguardia negli anni '80 con la sua Biennale Internazionale di Fotografia; città che ha visto operare per oltre vent'anni una libreria-galleria fotografica come l'Agorà. Cosa rimane oggi? Cosa fare per ritrovare slancio e prospettiva anche in relazione alle nuove e fortunate iniziative nascenti nel resto d'Italia?

12:00 Verità e fotografia
Incontro con
Francesco Cianciotta, Susanna Legrenzi, Davide Pagliarini e Rodolfo Suppo. Modera Fulvio Bortolozzo.
Annosa questione che ha tormentato generazioni di fotografi e critici. Spesso collegato alle funzioni documentali e giornalistiche, il problema della verità di una fotografia solleva questioni più profonde che attengono al rapporto stesso tra l'esistenza umana e la sua proiezione ottica nel mondo parallelo delle immagini.

Nel pomeriggio dalle 15:00 alle 18:00 saranno tre gli esperti impegnati nelle letture portfolio:
Francesco Cianciotta, Luigi Gariglio, Luca Luciano.

In sala A si svolgeranno 3 incontri.

15:30 Sara Munari presenta il libro:
Oceano India

17:00
Davide Pagliarini e Gianluca Agazzi
presentano la ricerca: Paesaggi Minimi
con la partecipazione di Fulvio Bortolozzo

18:30
Francesco Cianciotta presenta il progetto:
Trilogia del manager errante del quale il libro Un viaggio a parte è il primo capitolo

In conclusione non resta che invitare alla partecipazione, anche per scoprire, o tornare a rivedere, le oltre 200 opere dei 40 artisti selezionati per la mostra del Lens Based Art Show. Si ricorda tra l'altro che questa è una mostra-concorso. Solo ad uno degli artisti esposti verrà assegnato, domenica 21 novembre, il Premio Camera d'Oro.


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Evento: LENS BASED ART SHOW
Luogo: Villa Gualino, viale Settimio Severo 63, 10133 Torino.
Periodo: dal 6 al 30 novembre 2010
Orario: dalle ore 10 alle ore 20:00, tutti i giorni; ingresso libero
Informazioni: cell. +39 348.774.7360 (Fulvio Bortolozzo)
Web: www.lensbasedartshow.net - info@osservatoriogualino.net

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domenica 31 ottobre 2010

Tra giornali, ricerca e... passione! ;-)



Il primo incontro in programma al Lens Based Art Show, è dedicato ad un tema di particolare attualità: Il fotogiornalismo, sempre più in difficoltà nel suo tradizionale rapporto con la stampa periodica, cerca nuovi spazi con progetti di ricerca al confine tra multimedia e arte contemporanea.

A portare il loro contributo d'esperienza e pensiero sono stati chiamati Leonardo Brogioni (fotogiornalista milanese e e co-fondatore di Pol!femo), Mauro Raffini (fotogiornalista torinese di lungo corso) e Sandro Iovine (
direttore della rivista specializzata Il Fotografo oltre che valido blogger con il suo ormai famoso Fotografia: parliamone!). Modera l'incontro un promettente fotografo piemontese, Sandro Pisani, che da tempo riflette sullo sviluppo futuro del suo settore.

L'appuntamento è per domenica 7 novembre 2010 alle 10:30 nella Sala conferenze A.


Evento: LENS BASED ART SHOW a cura dell'Osservatorio Gualino.
Luogo: Villa Gualino, viale Settimio Severo 63, 10133 Torino.
Periodo: dal 6 al 30 novembre 2010
Orario: dalle ore 10 alle ore 20:00, tutti i giorni; ingresso libero
Informazioni: cell. +39 348.774.7360 (Fulvio Bortolozzo)
Web: www.lensbasedartshow.net - info@osservatoriogualino.net

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venerdì 29 ottobre 2010

Mancano 8 giorni



Mancano solo 8 giorni all'apertura del Lens Based Art Show.

Il mio primo caloroso invito è di venire all'inaugurazione del 6 novembre prossimo, come segno di solidarietà con l'organizzazione di questa manifestazione, costruita attraverso la buona volontà di chi ci ha creduto ed ha operato per renderla possibile.

Il secondo invito, non meno importante, è quello di voler riempire di vita i tre fine settimana del Lens Based Art Show (6/7, 13/14, 20/21 novembre), partecipando attivamente agli incontri pubblici e alle letture portfolio gratuite in programma.
http://www.lensbasedartshow.net/events.html


A motivare gli inviti c'è il desiderio di contribuire ad invertire una tendenza negativa. Da ormai troppo tempo infatti la città che vide nascere la fotografia in Italia e che fu attraversata, in anni non lontani, da eventi di grande rilievo come la Biennale Internazionale di Fotografia o da iniziative private d'avanguardia, come la mitica Libreria Agorà di Rosalba Spitaleri e Bruno Boveri, sta perdendo sempre più contatto con la grande fioritura nazionale ed internazionale della fotografia contemporanea. Oggi solo lo sforzo, sperabilmente congiunto, di alcuni nuovi attori locali — come l'Osservatorio Gualino, ma non solo — può tentare di riportare la fotografia al centro del dibattito culturale torinese. Partecipare quindi al Lens Based Art Show è qualcosa di più di un privato piacere: è la testimonianza che si desidera avere a Torino sempre più frequenti occasioni d'incontro con la fotografia, intesa come pratica artistica e sociale, e con quanti le donano il meglio di ciò che sanno pensare e fare.


Inaugurazione: sabato 6 novembre 2010, dalle ore 17:30
Dopo la cerimonia d'apertura, l'artista
Francesca Tilio inviterà il pubblico femminile a prendere parte alla performance del suo progetto ME² in una piccola sala di posa attrezzata per originali ritratti con parrucca.

Gli artisti in mostra
Baldassari, Barucchi, Belloni, Boraso, Burzigotti/Mariucci, Buscema, Cirone/Musi, Cucchi, Daniele, De Min, Di Brigida, Di Fonzo, Doldo, Dottori, Fassetta, Forti, Giobbio, Girolami, Intonti, Jeltema, Kammerer, Mariani/Merzi, Martin, Mazzesi, Milanesio, Moschetto, Parrini, Pedonesi, Pesce, Presutti, Ricca, Rulli, Salvati, Sanna, Soligno, Suffritti, Tilio, Tozzi, Tumeo, Urbini.


Evento: LENS BASED ART SHOW a cura dell'Osservatorio Gualino.
Luogo: Villa Gualino, viale Settimio Severo 63, 10133 Torino.
Periodo: dal 6 al 30 novembre 2010
Orario: dalle ore 10 alle ore 20:00, tutti i giorni; ingresso libero
Informazioni:
cell. +39 348.774.7360 (Fulvio Bortolozzo)
Web: www.lensbasedartshow.net - info@osservatoriogualino.net
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lunedì 18 ottobre 2010

LENS BASED ART SHOW



ARTISTI ED ESPERTI SI INCONTRANO PER LA PRIMA EDIZIONE DEL CONCORSO DI FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA DELL'OSSERVATORIO GUALINO

Il Lens Based Art Show è una manifestazione culturale ideata e realizzata dall'Osservatorio Gualino di Torino per promuovere l'eccellenza delle forme d'arte contemporanea basate in tutto o in parte sulla tecnica fotografica.

L'evento principale del Lens Based Art Show consiste in una grande mostra collettiva di 40 artisti, dell'età media di circa trent'anni, provenienti dalla ricerca come dal fotogiornalismo e rigorosamente selezionati da una giuria altamente qualificata.
La mostra è allestita a Torino dal 6 al 30 novembre 2010 negli spazi della prestigiosa Villa Gualino. Durante i primi tre fine settimana del mese di esposizione si succedono incontri, dibattiti e letture di portfolio a cura di autorevoli esperti del settore.

Le opere in mostra spaziano dalla ricerca formale realizzata con tecniche fotografiche tradizionali o digitali dell'ultima generazione, fino alle immagini in puro stile documentario, passando per l'uso di vere e proprie performance attoriali e allestimenti scenografici. Predomina il colore, spesso alterato dalle sapienti manipolazioni degli artisti. Le dimensioni di stampa partono dai formati classici della fotografia (40x50 cm e simili) arrivando fino agli attuali formati giganti e ad installazioni di svariati metri lineari.

I vari incontri e presentazioni in programma affrontano il tema della fotografia come forma espressiva della ricerca artistica contemporanea, dalle gallerie al web, nei suoi vari aspetti sociali, storici, estetici con riferimento anche ad altri ambiti artistici ed economici.
http://www.lensbasedartshow.net/events.html

Durante lo svolgimento della manifestazione alcuni degli esperti presenti si renderanno disponibili su prenotazione per l'analisi di portfolio fotografici e progetti artistici.
http://www.lensbasedartshow.net/experts.html


Il momento culminante della manifestazione sarà rappresentato dalla cerimonia del 21 novembre durante la quale verrà consegnato il Premio Camera d'Oro all'autore del progetto ritenuto di migliore qualità artistica tra tutti quelli esposti. A questo primo fondamentale riconoscimento si affiancheranno il Premio Speciale della Giuria e il Premio Opera Prima.

Inaugurazione: sabato 6 novembre 2010, dalle ore 17:30
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Dopo la cerimonia d'apertura, l'artista Francesca Tilio inviterà il pubblico femminile a prendere parte alla performance del suo progetto ME² in una piccola sala di posa attrezzata per originali ritratti con parrucca. Contemporaneamente, l'artista Sergio Gaudenti aprirà la sua mostra personale curata da Guido Folco (Italia Arte).

Gli artisti in mostra
Baldassari, Barucchi, Belloni, Boraso, Burzigotti/Mariucci, Buscema, Cirone/Musi, Cucchi, Daniele, De Min, Di Brigida, Di Fonzo, Doldo, Dottori, Fassetta, Forti, Giobbio, Girolami, Intonti, Jeltema, Kammerer, Mariani/Merzi, Martin, Mazzesi, Milanesio, Moschetto, Parrini, Pedonesi, Pesce, Presutti, Ricca, Rulli, Salvati, Sanna, Soligno, Suffritti, Tilio, Tozzi, Tumeo, Urbini.


Evento:
LENS BASED ART SHOW a cura dell'Osservatorio Gualino.
Luogo: Villa Gualino, viale Settimio Severo 63, 10133 Torino.
Periodo: dal 6 al 30 novembre 2010
Orario: dalle ore 10 alle ore 20:00, tutti i giorni; ingresso libero
Informazioni:
cell. +39 348.774.7360 (Fulvio Bortolozzo)
Web: www.lensbasedartshow.net - info@osservatoriogualino.net



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martedì 5 ottobre 2010

CONFINI 08 a Torino

Diambra Mariani e Valentina Merzi Luca Baldassari
Candido Baldacchino Flavia Fasano

10 - 24 ottobre 2010
CONFINI 08
Rassegna di fotografia contemporanea

Inaugurazione domenica 10 ottobre 2010, dalle ore 17.30

Autori e lavori selezionati:
Candido Baldacchino - Silent Forms
Luca Baldassari - Movimentazioni
Flavia Fasano - Photo booth
Diambra Mariani e Valentina Merzi - Catti_vita


Confini è ormai il principale appuntamento annuale in Italia per presentare nuovi autori fra quanti propongono un modo alternativo di immaginare la fotografia; autori forti di un proprio linguaggio, che ci mostra la loro visione della realtà.

La rassegna, ideata e organizzata fin dal 2003 dalle associazioni culturali PhotoGallery e MassenzioArte, è da sempre stata esposta a Firenze e Roma, oltre che sul sito Photogallery.it. Nel 2009 Confini estese la sua direzione artistica e la presenza sul territorio ai nuovi contribuiti dell'Osservatorio Gualino di Torino e della Lanterna Magica di Palermo. L'attuale edizione si amplia ulteriormente e coinvolge realtà culturali di ben sette città italiane:

Firenze - Galleria Via Larga, 1-13 settembre 2010
Torino - Osservatorio Gualino, 10-24 ottobre 2010
Roma - Istituto Superiore Antincendi, 11-20 novembre 2010
Genova - VisionQuesT Gallery, 16-31 dicembre 2010
Milano - Polifemo Fotografia, 10-23 gennaio 2011
Palermo - Lanterna Magica, 29 gennaio - 17 febbraio 2011
Trieste - Sala Fenice, 16 marzo - 15 aprile 2011



Sede:
Osservatorio Gualino
viale Settimio Severo 63, 10133 Torino

Orario:
tutti i giorni, dalle 8:00 alle 20:00, fino al 24 ottobre 2010
[ingresso libero]

Info:
website www.confini.eu
tel. 011.660.3555 (reception Villa Gualino)
cell. 348.774.7360 (Fulvio Bortolozzo)
e-mail info@osservatoriogualino.net


Photographers.it

Il Fotografo

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l'unione fa la forza?

Ieri sera ho partecipato al convegno promosso dalla CNA su Fotografare e Comunicare, ero interessato al tema e curioso di ascoltare i vari relatori.
Interessante come sempre l'apertura di Marino Ravani, ma ancora più bello l'intervento di Jacopo Maino (bravo Jacopo!) che partendo dalla sua esperienza personale ha fatto una lucida analisi dell'attuale mercato della fotografia chiudendo con considerazioni  stimolanti sul futuro. Peccato che nessuno li abbia seguiti nel ragionamento e in tutta la serata sia ripartita la solita discussione (a tratti anche animata) inconcludente su quanto è incompresa ed in crisi la figura del professionista.
Il detto l'unione fa la forza per fotografi è poco adatto, ieri sera si è fatta più confusione che altro.
Forse perchè ci sono poche occasioni per confrontarsi realmente e si finisce per scaricare tutto il rospo in una sola volta. In ogni caso spero ci siano altre occasioni e iniziative.

martedì 7 settembre 2010

la mostra sullo spettacolo...

buondì a voi

tanto per dare un po' di verve a questa giornata uggiosa...

l'anno passato ho fotografato uno spettacolo teatrale allestito all'interno di una fabbrica da una compagnia professionale che opera sul territorio ormai da 30 anni! il lavoro è stato regolarmente fatturato e pagato.

giovedì scorso l'inutile facebook mi informa che venerdì inaugurava una mostra sullo spettacolo. la cosa mi incuriosisce, approfondisco e vedo una mia foto a fare da sfondo all'invito e nella presentazione si parla chiaramente di foto esposte senza citarne l'autore/i. mi informo poi meglio e mi viene confermato da un amico lì presente, che si, in effetti sono esposte delle mie foto (oltre a quelle del backstage fatte da un membro della compagnia). bene! spero almeno siano piaciute!

premesso che per altri sarebbe stato normale chiedere l'autorizzazione e poi la collaborazione del fotografo fin dall'inizio nel progetto della mostra (che seppur piccola è pur sempre un evento), nella scelta delle foto, nella cura della stampa ecc, forse mi sarebbe anche solo bastata una telefonata per invitarmi! li conosco e ci collaboro da una po' di anni e so che sono in buona fede... ma così si esagera!

echecacchio!!!

ma voi telefonereste incacchiati neri lanciando anatemi, mandereste un'email di scuse per non essere riusciti ad andare all'inaugurazione, o con buddità assoluta lascereste correre la cosa?

ps volendo emanciparmi dalla mia ignoranza, giusto per curiosità, dal punto di vista legale, in assenza di liberatorie o altro, come si sarebbe dovuta gestire la cosa?

salute!

venerdì 20 agosto 2010

vien via con poco

Ciao,
posseggo un flash anulare bowens che utilizzo poco, quasi mai... qualcuno potrebbe essere interessato? lo fornisco dotato del suo alimentatore e un paio di accessori.
Ad maiora,
Alfonso

giovedì 5 agosto 2010

ricerca di luoghi

buondì a tutti,
sto realizzando un lavoro di ricerca personale per cui sto ottenendo l'avallo dal Museo della Resistenza.il lavoro consiste nella ricerca e ripresa di testimonianze del ventennio sparse nel territorio della nostra regione e magari anche in altre,vi chiedo quindi se aveste voglia di segnalarmi i luoghi ove si trovano ancora scritte o similia.
un grazie anticipato per ogni segnalazione che mi giungerà,presto posterò i primi risultati raccolti nelle ultime settimane.
Ad maiora,
Alfonso.

mercoledì 4 agosto 2010

PRONTI PER LA FOTO?!

http://www.youtube.com/watch?v=2Mo9PgnE1AE

mitico pippo!

lunedì 2 agosto 2010

non perdo la speranza

Come da titolo mi rifaccio vivo dopo un periodo di assenza per confermare che non perdo la speranza che qualche cosa di buono dall'esserci finalmente incontrati e (o anche solo iniziato) confrontati.
Dalle parole di Paolo (Ranzani,apostolo della fotografia e non martire della nostra continua incapacità di uscire dal nostro piccolo cortile) mi pare di aver capito che la regione sia alla ricerca di inizitaive e progetti validi per la celebrazione dei fatidici 150 anni; già in precedenza avevo suggerito un lavoro collettivo da dedicare al quartiere delle Vallette che veniva inaugurato proprio nel 1961 a cavallo del primo secolo di Unità Nazionale, altre piccole idee mi frullavano nel frattempo una delle quali riguarda il paesaggio italiano visto da o verso le autostrade che lo percorrono intendendo le stesse alla stregua di un connettivo della nazione (ne ho anche scritta una bozza, se ci fosse dell'interesse la metto volentieri a disposizione di tutti) eun'altra (forse più banale) riguarda la realizzazione di un ritratto di famiglia italiana (forse si accavalla ad altre idee espresse da altri ma non posso essere sempre originale, anche Omero attingeva a patrimoni intellettuali a lui precedenti) da realizzare lungo il percorso del progetto autostrade.
Personalmente (non mi piacciono gli avverbi al pari di Marino, ma talvolta sono inevitabili) credo nella idea di essere collaborativi e di condividere idee e esperienze, questo è il motivo principale che mi trova partecipe all'iniziativa nata affinchè usciamo finalmente dal nostro isolamento e ci conosciamo non solo per nome o per esserci qualche volta incontrati in qualche preistorico laboratorio; ed è per questo che continuo a gettare i miei sassolini nello stagno per propagare più onde possibili.
Terminato questo mio pistolotto vi auguro una estate da estasi,
Alf.

mercoledì 21 luglio 2010

Blurb.com e fotolibri (2, il ritorno, reprise, ci riprovo)

Allora, io ci riprovo!

(Perchè? Fondamentalmente penso che il blog serva per discutere fra di noi e anche chiedere consigli a chi ne sa più di me)

Qualcuno di voi ha provato il servizio di Blurb.com?
Avreste voglia di raccontarmi/ci un po' di pareri e pro e contro?

[Breve excursus per chi non lo conoscesse: è un sito ammmerigano che permette di stampare fotolibri. Questo il megasunto. In realtà è un sito che a quanto pare offre un bel servizio completo - pur nel limite del mezzo di comunicazione attraverso il quale si esprime.

step 1) impagini il fotolibro con InDesign o, se non sei capace, con il loro tool
step 2) vai sul sito, ti iscrivi e scegli formato, copertina e carta
step 3 ) paghi, a quanto pare poco, e loro ti stampano e inviano il tutto.

Fulvio ci ha recentemente mostrato come a quanto pare sia anche possibile mettere in vendita il proprio libro, il che non è certamente una possibilità da scartare.
]

Ho visto con occhi fotoalbum/fotolibri stampati su altri siti simili, ma italiani (non ricordo il nome), e non sono rimasto soddisfattissimo della qualità. Magari la rilegatura non era ottima, o la qualità della stampa lasciava a desiderare. Mi sono sempre auto-risposto che "non potevo pretendere chissà che" - solitamente infatti i libri li si stampa in tipografia e non su internet in copie singole: poi però gironzolando sul web ho beccato diversi fotografi, fra i quali ad esempio Sara Lando che è giovane e quindi sensibile ai nuovi "mezzi" ma anche brava e quindi (almeno per me) parere autorevole, che ne fanno uso intensivo: chi per stamparsi veri e propri fotolibri, chi per farci l'album di matrimonio da proporre ai clienti, chi per avere un portfolio "alla mano" e consultabile. Insomma, ho sempre pensato che i fotolibri stampati su internet non fossero un granchè e mi trovo questo blurb.com che è usato anche dai professionisti...notevole!

C'è qualcuno fra voi che lo abbia provato o abbia avuto contatti o sentito pareri a riguardo e abbia voglia di dire la sua?
Potrei dovermene o volermene servire e mi piacerebbe sapere che ne pensate (se conoscete la faccenda)

p.s.: valido il fatto che Andrea Guermani abbia proposto Colorlife che fa un servizio simile ed è anche a portata di piede e di discussione!

Come cambiare la lingua di installazione di Lightroom 3

per chi fosse abituato ad usare lightroom coi comandi in inglese e installando la versione 3.0 si trova obbligato all'italiano....
grazie a un blog su internet ho trovato questa soluzione:

Quando si installa Lighroom 3, il file di installazione cerca di preparare il programma utilizzando la lingua impostata nel sistema operativo, se questa è disponibile per il programma stesso.

Utilizzando MacOS Snow Leopard in italiano, Lighroom 3 è perciò installato in italiano. Ma se si volesse utilizzare il programma in lingua inglese, come si può cambiare la lingua di utilizzo? Nelle preferenze di Lighroom 3 non è presente alcuna scelta di lingua ed allora bisogna ricorrere ad una piccola e facile scorciatoia.

Chiudete il programma, andate nella cartella Applicazioni, selezionate con il tasto del mouse l’icona di Lighroom 3 per far apparire il menù contestuale;
-scegliete: Mostra Contenuto Pacchetto
-spostatevi in: Contents / Resources e cercate la cartella IT.lproj: questa è la cartella che contiene il file della traduzione in italiano usata da Lighroom 3 (noterete anche la presenza di altre cartelle .lproj che iniziano con le sigle delle altre lingue disponibili)
-rinomimate la cartella IT.lproj come volete (per esempio IT-NO.lproj)

A questo punto Lighroom 3 utilizza la sua lingua naturale, che è l’inglese.

Per tornare alla lingua di installazione, per esempio l’italiano, basta seguire la stessa procedura e rinominare correttamente la cartella IT.lproj.

lunedì 19 luglio 2010

Double Rooms


From "Scene di passaggio (Soap Opera)" © Fulvio Bortolozzo 2010

Ecco il mio dittico sul tema "Sesso"... e non ho alcuna intenzione di spiegarvelo!! ;-)

blurp e fotolibri

ciao atutti

mi collego al discorso aperto da Jacopo e Fulvio su Blurp

io personalmente non ho mai usato tale sistema online e mi rivolgevo ad altre società su internet

ora Colorlife alla Gran Madre ha comprato una macchina che fa i fotolibri

non so se su Blurp li fanno meglio ma io da Colorlife mi trovo bene perchè posso tarare i colori, andare a discutere

un po' limitate le cover, ma da provare e a costi buoni

baci

IL DITTICO

la proposta del dittico nacque durante una cena tra amici
si parlò dell'assessore coppola e dell'umidità nell'aria.

proposi di fotografare senza parlarne troppo
fotografie senza committente ne destinazione d'uso.

due immagini venivano affiancate sia per contrasto che per affinità
temi semplici anche un po' banali dove sperimentare in libertà.

poche specifiche tecniche in un tentativo liberatorio
di alleggerire il peso del quotidiano parlandone poco
il meno possibile in un blog o social network

il soggetto SESSO era inteso inizialmente come provocatorio
quando dissi "parliamone meno e facciamolo di più"
implicava sia l'atto in se ma molto più quello del fotografare.

manteniamo il proposito di un incontro mensile
tra fotografi senza etichette e/o iscrizioni all'albo
proviamo a vederci ancora con un bicchiere in mano
fosse anche solo di acqua lievemente gassata.

ivano

venerdì 16 luglio 2010

Un habitat italiano



Sempre seguendo l'indicazione iniziale di presentare ai colleghi i propri lavori recenti, pubblico anche su questo blog la notizia dell'uscita del mio fotolibro On Demand "Un habitat italiano".



L'opera contiene un breve testo e 70 fotografie a colori di grande formato, frutto di un mio attraversamento del territorio di Grugliasco svolto nell'arco di otto mesi del 2008. Il progetto è stato realizzato mettendo in atto le procedure di Scene di passaggio (Soap Opera), il mio interminabile progetto autobiografico dal quale era nata anche la precedente serie Olimpia (2004-2006), dedicata alle trasformazioni urbanistiche torinesi. La contemplazione distaccata dell'ambiente urbanizzato, favorita dalla tecnica di ripresa fotografica su treppiede con una fotocamera per pellicole piane 10x12 cm, mi ha consentito di fissare immagini al contempo precise e intimamente personali.



Dati tecnici
Edizione On Demand su Blurb.com per EffeOtto Libri di Torino.
Formato: 25x20 cm ca (Standard Landscape); 120 pagg.; 70 fotografie a colori. Testo in Italiano, Inglese e Francese. Prezzo: 65,00 Euro (Softcover); 85,00 Euro (Hardcover) + spese di spedizione.

Il libro è sfogliabile on line QUI.

.

Il cuore la mente e l'occhio

Sarò ironico... molto.. ma anche caustico...

;O)

C'è un evidente ossimoro in questo blog.. (blog che finalmente prende voce)..

Da una parte ci si infervora a sottolineare l'essere PROFESSIONISTA per distanziarci dall'AMATORE APPASSIONATO, addirittura lo si pretende nel nome da dare al gruppo proprio per imporre la differenza tra le due mentalità... e poi...

e poi si segue una ideologia cara proprio ai fotoamatori citando frasi alla Cartier Bresson ...

Da una parte si critica il manifesto evidentemente "vuoto" del turinfotofestival... prendendone le distanze indignati.. e poi
si linkano elucubrazioni maestose all'arte e a frasi ermetiche come se fossero i dogmi da seguire nel nostro mestiere:

"L'arte vera non ha mai, né mai dovrebbe," rappresentato", ma "presentato". L'arte è basata sulla realtà, ma vive indipendentemente da essa, senza guardare al trampolino dal quale si lancia nell'oceano dell'Essere. L'arte vera è Essere; e con Jehova dell'Antico Testamento dovrebbe rispondere, se richiesta cos'è: «Io sono Colui che è».

Ma che ca**o vuol dire???
Ma che centra l'arte???

Parliamo di fotografia professionale o di grandissime seghe mentali?
Parliamo di presentare un reportage sul territorio o di gesti metafisici ermetici?

...

- "Salve signor Assessore le presento il mio lavoro sulla diversità spaziale anteposta al consumismo pre e post Giovanni Agnelli per la celebrazione del centocinquantenario d'Italia".
- "Ma sono fogli bianchi, .. non c'è niente sopra!!!"
-"Le spiego,.. nel regno visivo, l'arte vera – in quanto distinta da non importa quali valori informativi o semplici novità o stravaganze o giochi – sempre tende a comunicare la pura esistenza delle figure ch'essa presenta.
L'arte vera non ha mai, né mai dovrebbe, rappresentato, ma presentato."
-"Ma lei è pazzo?!?"
-"No sono Colui che è!"
-"Bene signor chiunque lei sia, mi faccia un favore artistico concettuale spaziale... sparisca!"

...

-"salve signor art director di questa agenzia pubblicitaria, le ho portato il mio portfolio, vorrei propormi come fotografo per i suoi clienti"
-"bene, mi faccia vedere.... uhumm ma cosa sono questi puntini neri?
-"sono immagini di people, rappresentano l'involuzione epidermica della macro generazione tribale... "
-"Cioè?"
-"sono i miei nei ingranditi"
_" ah.. e questi piatti sporchi?"
-"sono immagini di food, rappresentano la forma fisica cibaria ove l'esistenza del suo essere mangiare non vi è più"
-"Ah.. certo.. e immagino che queste notturni completamenti neri siano periferie suburbane mal illuminate...vero?"
-"Perfetto! Ma lei è un genio!"
-"No, sono uno che ti sta mandando a raccogliere ortiche con le chiappe se non te ne vai da qui in forma sublimale essenziale!"

;O)

Se questo è un blog che pone in se il tentativo di "produrre" sinergie e professionalità atte a rispondere alle richieste del mercato e di eventuali committenze REALI allora io capisco dove sono... se invece è il ritrovo pseudo artistico che vuole comunicare al mondo esterno mettendo sulla stessa linea cuore occhio e mente allora vi chiedo scusa,... esco e rifaccio l'iscrizione e mi autonomino Paolin de la Gherardesca Conte Serbelloni Mazzanti Viendalmare in arte Marco Ranzani di Cantu' con Cayenne... e giochiamo a fare gli artisti e applichiamo onanismi di gruppo... intanto il barista fotoamatore consegna alla regione piemonte le fotografie per il sito istituzionale.

Ciapa lì... ecco perchè nikon e canon curano di più i fotoamatori... perchè sono i professionisti del futuro!

;O)

Con discrezione e beneficio di inventario dei miei neuroni vi auguro una buona notte e un buon giorno.

=0P

Io non dittico! Ma questa è roba vecchia... mica vale!

dalla serie "sublim-azioni"

DITTICO


ECCO.

giovedì 15 luglio 2010

24 fotografi fuori dalle mura

Vi segnalo un lavoro che trovo interessante come piccolo esempio per nostri eventuali progetti futuri


Progetto Fotografico  "In Between 60 Ore A Roma" 24 fotografi fuori dalle mura
In mostra fino al 22 settembre alla Fnac di via Torino a Milano

Come si fotografa una città? Si inizia con una fotografia orizzontale di un paesaggio, con un elemento fortemente riconoscibile, magari scattata al tramonto, meglio se con un elemento in movimento? Poi qualche scorcio sempre di monumenti famosi, un paio di ritratti di personaggi caratteristici, una o due immagini di prodotti tipici, di sagre o feste che mostrino lo spirito del luogo, qualche foto di vita notturna... Questo è quello che siamo abituati a vedere, con un lessico praticamente immutabile, che non tiene conto dei cambiamenti in tempo reale che le gradi città attraversano.
E allora come si fotografa una città come Roma? Come fare se eliminiamo Campo dei Fiori, Trastevere, Trinità dei Monti, il Colosseo e il Vaticano? Se obblighiamo l'occhio a spingersi oltre?
Abbiamo delimitato lo spazio fisico e temporale: la Terra di Mezzo tra il Centro Storico e il GRA, tempo circoscritto, 60 ore - dalle 10 del 29 maggio alle 22 del 31 maggio - e assegnato a 24 fotografi un'area ben precisa per documentare e interpretare le loro sensazioni su quello che succedeva in between.
Ci siamo così ritrovati con migliaia di scatti che mostravano mondi paralleli: ci siamo messi le mani nei capelli... poi, in fase di editing finale, è apparsa una traccia sottile, che univa questa moltitudine di immagini: un sovrapporsi di luoghi, situazioni, volti che alla fine ci restituiscono l'immagine contemporanea dell'identità della città, dove ogni fotografia parla per se e per il tutto.
Le immagini in mostra sono una piccola parte di quelle proiettate al Palazzo delle Esposizioni a fine progetto, dove il pubblico intervenuto ha ringraziato i fotografi per avere mostrato loro l'altra anima della propria città


Database e schedario

In merito a quello di cui si discuteva ieri sera (il database con le schedature), vi copio la risposta del mio amico

Costruire un sito semplice che interroga un db con un mole di dati limitata non è un problema e verosimilmente in mezza giornata di lavoro si può fare. L'unica cosa che mi preoccupa è la suddetta mole di dati. Magari le informazioni riguardanti il singolo fotografo sono anche solo 10, ma se i fotografi sono un centinaio già si impiega un pò di tempo ad inserire tutto (a tal proposito si potrebbe anche fare una sorta di programma che legge i dati sul file word e poi li inserisce sul db - ma questa opzione la considererei se i fotografi superassero il migliaio).

Il sito deve essere mysql container e deve anche supportare un linguaggio di programmazione (conosco java e php, in php ci impiegherei la metà del tempo di un sito java). Per esempio, Altervista garantisce tali servizi.

Tirando le somme: se posso, son felice di darti una mano, no problem, vorrei solo capire la mole di dati e se effettivamente ti basta una pagina che ti dà l'elenco dei fotografi e un'altra di dettaglio...

Al che gli ho spiegato un po' piu nel dettaglio quello che volevamo (schede / di dati - nome, cognome ecc - che, compilate, vadano a finre su una pagina/elenco/tabella consultabile) e la sua risposta è stata:

Dico che si può ampiamente fare. Se vuoi mi preparo una bozza di questo sito e ti faccio vedere. Magari la prossima settimana, però...


Quindi, riassumo

a) yes we can, si può fare
b) ci va mezza giornata di lavoro circa se non abbiamo grosse pretese grafiche e se la mole di dati non è immensa (quindi presumo: se il form è semplice, senza grossi calcoli da fare, ecc)
c) può fare una bozza, ma solo nella prossima settimana
d) chi ospita il sito, Ranzani o altri, deve avere un sito "mysql container": se avete intenzione di ospitare il databse informatevi presso i vostri gestori/webdesigner che il vostro sito sia mysql container e abbia questo servizio attivo. Altrimenti c'è l'opzione altervista (gratis se non erro)

Qualche domanda che io possa rigirare al mio amico?

lunedì 12 luglio 2010

Rispondo al dittico di Ivano Piva


con il mio...

coraggio, mettetevi sotto :))

domenica 11 luglio 2010

chiarimenti e schiarimenti

Provo a fare chiarezza su alcune cose... anche se immagino che mi incasinerò di più e mi renderò antipatico...

vabbhè... tanto lo sono già... ;O)

Primo distinguo:
il gruppo che si vorrebbe far nascere e di conseguenza il suo nome, non per forza deve avere legami con il "collettivo" (grammatica linguistica: nome che indica un insieme omogeneo di cose, animali o persone), che si presenterà a Mr Coppola.
L'incontro con l'assessore (ammesso che rimanga assessore) è per dire alla regione (che ostinatamente amiamo) che NOI ci siamo!
Le cose non vanno benissimo, ci sono sperperi e iniziative dubbie e Coppola ha poca cultura fotografica e quindi NOI offriamo la nostra esperienza nei vari campi tecnici commerciali filosofici storici imprenditoriali e di comunicazione per fare da filtro all'assessorato alla cultura e inoltre ci offriamo per entrare negli ingranaggi della didattica fotografica che così com'è crea artisti falliti e fotografi amatoriali senza cultura e senza esperienza nel campo professionale, se accetta avremo una moneta di scambio per proporci e proporre "cose" che potranno col tempo tornare utili ai fotografi piemontesi.
Al di là di questo il gruppo nasce dalla necessità di tornare a contaminarci e comunicare tra noi, Guermani ha provocato un'onda che è piaciuta a molti e ci si ritrova per un aperitivo per fare un progetto insieme per consigliarci e per aiutarci e per.. chissà che cos'altro.
Questo Blog nacque per questo motivo. Coppola venne dopo.
...
Secondo:
Il mondo cambia e negli ultimi anni si è letteralmente trasformato, il nostro mestiere è mutato come tantissimi altri. I tecnici di laboratorio analisi, i pubblicitari, i grafici, i tipografici, gli stampatori, i laboratori, i videoperatori, i musicisti, produttori di vino.. potrei continuare per tre blog!
Possiamo lamentarci fino a strapparci totalmente i capelli (Fulvio e Max partono avantaggiati) ... ma signore e signori QUESTO è IL MERCATO .. e rubando i pensieri a Mr Bianco, "...se non ti adegui il mercato ti mangia ti digerisce e ti vomita senza chiedere neanche il tuo nome", ...ormai abbiamo capito che è diventato inutile innervosirsi con la nikon canon epson etc... perchè i PRO sono la millesima parte del loro fatturato e se dovessimo scendere in piazza, si affaccerebbero, vedrebbero che ci sono 4 gatti che urlano e chiamerebbero l'azienda raccolta rifiuti per far portare via un po' di immondizia inutile. ;O)))
Dobbiamo invece, in teoria, ringraziarli perchè ci costruiscono ancora delle macchine cosidette PRO... ma ancora per poco!
...
Terzo:
come vedete dalle pagine di queste blog, ognuno da una definizione diversa della parola professionista, questo vuol dire che è desueta, non ha più senso perchè un senso non ce l'ha "più" (feat. vasco rossi).
Quando fare il fotografo, oltre che saper comunicare un concetto, era una manualità artigianale che per imparare occorreva fare bottega, ci si poteva elevare a mestiere "difficile-non per tutti", con la caduta della cultura di comunicazione e visiva e con l'invasione dei computer e di programmi come photoshop (per citare il più conosciuto) il nostro mestiere è diventato "comune-facile", in quanto una ottima qualità è richiesta solo per comunicazione di alto livello per il resto vale la regola "discreto prodotto - costo minimo". E visto che non si possono uccidere tutti i possessori di compatte o tutti i fotoamatori e non si può impedire ai dilettanti e ai "doppiolavoratori" di dilettarsi nella fotografia per puro piacere seppur remunerati... ci resta solo una cosa da fare, prenderne atto e non sprecare energie nel sventolare una bandiera rivoluzionaria ma comprendere il mercato, adeguarsi o trovare il modo di essere davvero il top in qualcosa. Che ci piaccia o no questa valanga che ci ha colpito ha portato ad una uguaglianza di mezzi incredibile e quindi i fotografi che davvero hanno qualcosa in più di creatività e capacità manageriali soppravviveranno e anzi, aumenteranno il loro distacco dalla massa, chi invece puntava tutto sulla attrezzatura senza coltivare altre forme espressive non avrà scampo. L'estetica artificiale a buon prezzo è preferita al concetto raffinato, Ikea vince sul mobile di quercia intagliato a mano.
Insomma, quello che sta succedendo ha un non so che di fortemente democratico, la spettacolarizzazione banale ad un prezzo contenuto ha il sopravvento sullo scatto DOC di lusso!
... la fotografia non è più una cosa per pochi, non esiste più una casta, i maghi, i draghi,... è diventata popolare!
(consiglio "le invasioni barbariche" di Baricco)
Quarto:
Se volete riportare la "fighissima" parola PROFESSIONISTI nel nome del gruppo "(dal vocabolario della lingua italiana) è chi esercita una professione. E sotto Professione si trova: mestiere, lavoro, attività svolta stabilmente allo scopo di trarne di che vivere." .. allora vi dovete anche prendere la briga di dirlo a quella decina che non risponde a questa definizione e chiedergli di cancellarsi dal blog e dal gruppo.
... io ovviamente non sono d'accordo.
Su facebook vedo immagini strepitose fatte con l'i-phone, fotografie mozzafiato di anonimi "postini baristi parrucchieri camerieri etc" .... e vedo siti vecchi e tristi di professionisti che non capisco come abbiano fatto a sopravvivere fino ad oggi..(poi vedi la villa dei genitori e capisci molte cose) ....
Poi possiamo disquisire sul concetto e sulla comunicazione e sul valore intrinseco di quegli scatti.... ma sapete qual'è la novita?
Che al pubblico e a buona parte dei clienti... non gliene frega un ca**o ... quello scatto mi fa vendere la mia merce?
Bon.. va bin parej.
Tutto ciò è sbagliato? tutto ciò è la fine di un epoca elitaria? siamo al fallimento della cultura? era meglio quando si stava peggio?
Non lo so...ma ... citando SARAH.. e l'illustre Pirandello ... "Così è se vi pare".

...un saluto e un abbraccio dall'antipatico catastrofico tendenzioso dubbioso strafottente impertinente ipocrita...

Paolo

(in realtà sono molto buono e simpatico...ma è che mi fotografano così...!)

;O))))

Loghi, presidenti, gruppi

Ciao
Apriamo bellissime discussioni sul presidente
Sul nome
Ma poi chi siamo?
Vorrei capire, perche come Fulvio giustamente diceva,
Alla fine si è sempre 3 o 4

Al di là del tempo che si ha per seguire ste cose
Mi piacerebbe fare una conta
Secondo me più che '80 fotografi in cerca di nome'
È più giusto dire 'n' fotografi in cerca di tuttp

Peró intanto mi diverto

sabato 10 luglio 2010

FOTOPRO



Dunque...
Ho delle obiezioni sul logo, e ci mancherebbe che non ne avessi ;-)

Innanzitutto, secondo me, perdendo la parola "professionale" la sigla si confonde tranquillamente con le innumerevoli sigle amatoriali esistenti, a maggior ragione con l'abusato "Photo" al posto di "Foto". Problema non da poco, visto che sostenevo la necessità di un BRAND DI ECCELLENZA PROFESSIONALE.
Poi un logo, secondo la vecchia scuola grafica cui appartengo, dovrebbe essere robusto ed elastico, cioè adoperabile in ogni situazione, cromia e grandezza senza perdere di riconoscibilità.
Infine quello 011, mi sembra troppo "schienato" sul centocinquantenario e non ne vedo la necessità.

Bon, detto questo, siccome a criticare sono bravi tutti, ma a fare un po' meno, vi presento una mia proposta.

L'idea l'ho mutuata dai tradizionali marchi di pellicole fotografici. La parola diventa FOTOPRO. Quindi una condensazione della frase: "FOtografi TOrinesi PROfessionisti". Il suffisso PRO è un richiamo storico ai materiali e alle situazioni NON amatoriali.
Per darvi un'idea della robustezza ed elasticità del logo, vi ho messo on line un PDF che ne illustra varie cromie e grandezze:
http://www.bortolozzo.net/temp/fotopro.pdf

Bene, attendo pareri e buona domenica a tutti!

Fulvio

P.S.- Fermo restando, che pensare ai logotipi prima di aver definito i contenuti continua ad essere un carro messo davanti ai buoi, ma va bene così lo stesso. TIREM INNANZ! ;-D

venerdì 9 luglio 2010

logo e nome


Quello che si sta formando è un gruppo, un gruppo di affiliati? .. bhò... per ora lascerei perdere associazioni e club ma cmq ha senso definirsi e identificarsi con un nome, FOTOGRAFI PROFESSIONISTI TORINESI .... è troppo lungo troppo torinese troppo sindacalista ;O) ... il logo poi era un vintage di un mio vecchio biglietto da visita... così stanotte parlando con Morfeo ho sentito il bisogno di cominciare a fare una identità seria a tutto ciò.
Il nome mi piace molto PHO-TO' 011 ... ed è una variazione del nome della galleria fotografica, purtroppo ormai chiusa, di Riccardo Giordano (lui è avvertito e consenziente).
Io non sono un grafico ma ho abbozzato una idea del logo... chi è più esperto in materia può prendersi la briga di aggiustarlo e magari renderlo più "moderno".. più "yeah" ;O) ....eh?

Aspetto vostri commenti suggerimenti e critiche... magari contaminandoci viene fuori una roba ancora più "di valore".

ciauz.

Il Piva chiede...


Cerco generatore BOWENS ESTIME 3000 AMF
se qualcuno ne avesse o sapesse dove trovarne mi farebbe molto felice.
Grazie,
info@ivanopiva.com

un facebook per fotografi

ciao a tutti

tempo fa un'amica mi ha fatto conoscere questo sito, è un misto di blog, di organizzatore di concorsi, facebook per fotografi, merita un giro
roba spagnola, con tanti bravi professionisti....ma non solo

ciao