domenica 11 luglio 2010

chiarimenti e schiarimenti

Provo a fare chiarezza su alcune cose... anche se immagino che mi incasinerò di più e mi renderò antipatico...

vabbhè... tanto lo sono già... ;O)

Primo distinguo:
il gruppo che si vorrebbe far nascere e di conseguenza il suo nome, non per forza deve avere legami con il "collettivo" (grammatica linguistica: nome che indica un insieme omogeneo di cose, animali o persone), che si presenterà a Mr Coppola.
L'incontro con l'assessore (ammesso che rimanga assessore) è per dire alla regione (che ostinatamente amiamo) che NOI ci siamo!
Le cose non vanno benissimo, ci sono sperperi e iniziative dubbie e Coppola ha poca cultura fotografica e quindi NOI offriamo la nostra esperienza nei vari campi tecnici commerciali filosofici storici imprenditoriali e di comunicazione per fare da filtro all'assessorato alla cultura e inoltre ci offriamo per entrare negli ingranaggi della didattica fotografica che così com'è crea artisti falliti e fotografi amatoriali senza cultura e senza esperienza nel campo professionale, se accetta avremo una moneta di scambio per proporci e proporre "cose" che potranno col tempo tornare utili ai fotografi piemontesi.
Al di là di questo il gruppo nasce dalla necessità di tornare a contaminarci e comunicare tra noi, Guermani ha provocato un'onda che è piaciuta a molti e ci si ritrova per un aperitivo per fare un progetto insieme per consigliarci e per aiutarci e per.. chissà che cos'altro.
Questo Blog nacque per questo motivo. Coppola venne dopo.
...
Secondo:
Il mondo cambia e negli ultimi anni si è letteralmente trasformato, il nostro mestiere è mutato come tantissimi altri. I tecnici di laboratorio analisi, i pubblicitari, i grafici, i tipografici, gli stampatori, i laboratori, i videoperatori, i musicisti, produttori di vino.. potrei continuare per tre blog!
Possiamo lamentarci fino a strapparci totalmente i capelli (Fulvio e Max partono avantaggiati) ... ma signore e signori QUESTO è IL MERCATO .. e rubando i pensieri a Mr Bianco, "...se non ti adegui il mercato ti mangia ti digerisce e ti vomita senza chiedere neanche il tuo nome", ...ormai abbiamo capito che è diventato inutile innervosirsi con la nikon canon epson etc... perchè i PRO sono la millesima parte del loro fatturato e se dovessimo scendere in piazza, si affaccerebbero, vedrebbero che ci sono 4 gatti che urlano e chiamerebbero l'azienda raccolta rifiuti per far portare via un po' di immondizia inutile. ;O)))
Dobbiamo invece, in teoria, ringraziarli perchè ci costruiscono ancora delle macchine cosidette PRO... ma ancora per poco!
...
Terzo:
come vedete dalle pagine di queste blog, ognuno da una definizione diversa della parola professionista, questo vuol dire che è desueta, non ha più senso perchè un senso non ce l'ha "più" (feat. vasco rossi).
Quando fare il fotografo, oltre che saper comunicare un concetto, era una manualità artigianale che per imparare occorreva fare bottega, ci si poteva elevare a mestiere "difficile-non per tutti", con la caduta della cultura di comunicazione e visiva e con l'invasione dei computer e di programmi come photoshop (per citare il più conosciuto) il nostro mestiere è diventato "comune-facile", in quanto una ottima qualità è richiesta solo per comunicazione di alto livello per il resto vale la regola "discreto prodotto - costo minimo". E visto che non si possono uccidere tutti i possessori di compatte o tutti i fotoamatori e non si può impedire ai dilettanti e ai "doppiolavoratori" di dilettarsi nella fotografia per puro piacere seppur remunerati... ci resta solo una cosa da fare, prenderne atto e non sprecare energie nel sventolare una bandiera rivoluzionaria ma comprendere il mercato, adeguarsi o trovare il modo di essere davvero il top in qualcosa. Che ci piaccia o no questa valanga che ci ha colpito ha portato ad una uguaglianza di mezzi incredibile e quindi i fotografi che davvero hanno qualcosa in più di creatività e capacità manageriali soppravviveranno e anzi, aumenteranno il loro distacco dalla massa, chi invece puntava tutto sulla attrezzatura senza coltivare altre forme espressive non avrà scampo. L'estetica artificiale a buon prezzo è preferita al concetto raffinato, Ikea vince sul mobile di quercia intagliato a mano.
Insomma, quello che sta succedendo ha un non so che di fortemente democratico, la spettacolarizzazione banale ad un prezzo contenuto ha il sopravvento sullo scatto DOC di lusso!
... la fotografia non è più una cosa per pochi, non esiste più una casta, i maghi, i draghi,... è diventata popolare!
(consiglio "le invasioni barbariche" di Baricco)
Quarto:
Se volete riportare la "fighissima" parola PROFESSIONISTI nel nome del gruppo "(dal vocabolario della lingua italiana) è chi esercita una professione. E sotto Professione si trova: mestiere, lavoro, attività svolta stabilmente allo scopo di trarne di che vivere." .. allora vi dovete anche prendere la briga di dirlo a quella decina che non risponde a questa definizione e chiedergli di cancellarsi dal blog e dal gruppo.
... io ovviamente non sono d'accordo.
Su facebook vedo immagini strepitose fatte con l'i-phone, fotografie mozzafiato di anonimi "postini baristi parrucchieri camerieri etc" .... e vedo siti vecchi e tristi di professionisti che non capisco come abbiano fatto a sopravvivere fino ad oggi..(poi vedi la villa dei genitori e capisci molte cose) ....
Poi possiamo disquisire sul concetto e sulla comunicazione e sul valore intrinseco di quegli scatti.... ma sapete qual'è la novita?
Che al pubblico e a buona parte dei clienti... non gliene frega un ca**o ... quello scatto mi fa vendere la mia merce?
Bon.. va bin parej.
Tutto ciò è sbagliato? tutto ciò è la fine di un epoca elitaria? siamo al fallimento della cultura? era meglio quando si stava peggio?
Non lo so...ma ... citando SARAH.. e l'illustre Pirandello ... "Così è se vi pare".

...un saluto e un abbraccio dall'antipatico catastrofico tendenzioso dubbioso strafottente impertinente ipocrita...

Paolo

(in realtà sono molto buono e simpatico...ma è che mi fotografano così...!)

;O))))

7 commenti:

  1. Bene Paolo, non abbiamo ancora un gruppo, un nome, un logo, un progetto e, non dimentichiamocelo, manco un Presidente, però un "collettivo" che incontrerà Coppola quello sì.

    C'è qualcosa che non mi torna e la cosa non mi piace. Mi prendo una bella pausa di riflessione per cercare di capire meglio.

    Alla prossima... forse.

    Fulvio

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  2. Ciao a tutti.
    Tornato da un weekend 'sconnesso', apro il blog e trovo fiumi di parole che corrispondono ai fiumi di parole detti nelle riunioni e che portano a... nulla. Scusate il cinismo. Io continuo a pensare che l'unico modo di andare avanti sia lasciare carta bianca a pochi (3 o 4 al massimo), e gli altri si adeguino. Finchè si cerca di decidere democraticamente con la discussione multipla si fanno buchi nell'acqua. E' evidente che non saremo mai tutti daccordo. Su nulla. Quando è nato Pho-to.it, il piccolo gruppo di cui faccio parte con Michele, eravamo in 7. Dopo un annetto siamo rimasti in 4, perchè già non eravamo daccordo anche solo sulla mission, figuriamoci su tutto il resto. E l'assurdo del pensiero umano è che si sta sempre sul 50 e 50. La metà è daccordo e l'altra metà no. Schieramenti politici, tifosi di pallone, cani e gatti, mari e monti, yin e yang... La legge dei grandi numeri equilibra sempre tutto, pure le convinzioni personali.
    Mettiamo al voto le varie proposte di nome del gruppo?
    Io propongo PROTOFOTO!
    Marco Saroldi

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  3. Quando si tratta di costituire un gruppo (di qualsiasi genere) credo molto più nella parola detta che in quella scritta. L'intonazione, l'espressione e la mimica concorrono in maniera fondamentale alla possibilità di giungere ad una comunicazione che non vari i suoi contenuti originari. Evviva l'esistenza di un blog. Ma a mio parere il blog deve essere un'occasione di scambio tra appartenenti ad un gruppo consolidato, piuttosto che tentare di consolidare un gruppo.
    Il viaggio della comunicazione tra un cervello e l'altro è oggetto del mio studio da un bel pò di tempo... forse innate difficoltà di comunicazione personale, forse acquisite in casa, forse imparate crescendo in una società che soffre soprattutto di problemi di comunicazione ad ogni livello, mi hanno fatto cominciare prima uno, poi più lavori fotografici sul linguaggio incomprensibile.
    Mi auguro un gruppo con queste caratteristiche:
    - essere un gruppo di persone con buon senso, oneste e convinte che l'aiuto reciproco sia IL beneficio individuale;
    - mi auguro che ciascun componente del gruppo abbia capacità e abbia la capacità di condividerle (anche non strettamente fotografiche)
    - mi auguro un gruppo ad alta deontologia, prima ancora che ad alta professionalità;
    - mi auguro un gruppo giovane (e non conta l'anagrafe), dinamico, divertente, CREATIVO (che la creatività è ormai una dolce chimera)
    - mi auguro di scambiare, crescere sapendo chiedere, e crescere sapendo dare.
    - credo che un nome sia importante, ma dopo molte altre cose, moolto più importanti
    - in una società di trasversalità sempre maggiori, non mi interessa che la categoria sia chiusa ai soli PRO, mi interessa piuttosto sapere che per il mio set posso contare su tutti voi (tutti i fotografi torinesi nudi imbavagliati sulle scale del Duomo? ad A posso appoggiarmi per un nuovo sito, a B per curarmi una parte del set, a C per fare una foto da 40m d'altezza, a D per montare un set in legno, a E per scattare nella sua villa a città del capo, a F per poter dormire 2 notti ospite a bruxelles, ecc, ecc.)
    Siamo uomini, no? con famiglie, bimbi, cose, case, cantine piene di cose e vuote di idee.
    - non è di comunismo che sto parlando, ma di condivisione. voi avete un sacco di idee che io non avrò mai. E anche un sacco di cose, che comprerò per una foto e butterò via il giorno dopo. La cantina è troppo piena ormai.
    - mi auguro un linguaggio che smetta di essere vuoto e produca germi di progetti, condivisione di conoscenze, reti di fornitori, segnalazioni di clienti scorretti, segnalazione di fornitori onesti, salvaguardia dei giovani fotografi.
    - mi auguro un gruppo con delle idee, forse non molto di più.
    max tom

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  4. Rieccoci... ;O)

    In effetti un gruppo non nasce da 80 persone, lo abbiamo già detto, ma da 4 impavidi che si ritrovano magari per caso in una piola e si accorgono che hanno interessi comuni e propositi simili. Nasce un gruppo che diffonde una filosofia e se questo modo di pensare accomuna altre persone il gruppo si moltiplica.

    Per questo motivo stiamo sbagliando tutto... come mi capita spesso ..devo tornare sui miei passi e ora affermo con convinzione che non ha senso eleggere un presidente o cercare un nome a un gruppo e redigere un manifesto e non ha senso cercare di dare identità a mille identità diverse.

    Detto questo ....su cui ci sarà modo di ritornare a parlarne vorrei riprecisare che l'incontro con COPPOLA avviene a prescindere dal gruppo.

    Io ho avuto una richiesta e l'ho diffusa ai miei contatti che in quel momento erano la mailing list di Guermani.
    In questa richiesta c'era la voglia dell'assessore alla cultura di conoscere le varie maestranze del mondo della fotografia piemontese e non di conoscere una tal associazione fotografi.
    Mercoledì 14 io ospiterò il neo assessore per un aperitivo apparentemente "easy" in cui presenterò i nostri mestieri e le nostre esperienze e li metterò a disposizione dell'assessorato per consigli proposte etc. Ascolteremo cosa lui avrà da dirci e cercheremo di capire quali possono essere le difficoltà e le esigenze della regione e cercheremo di capire se esiste una moneta di scambio tra noi e loro.

    Non capisco la preoccupazione di Fulvio... cosa c'è di preoccupante???
    Un semplice incontro in cui noi non siamo sotto esame e non dobbiamo dimostrare nulla di quel che siamo e sappiamo di essere ... dobbiamo solo stare molto lontani dal farci percepire come associazione o fondazione o cip e ciop...

    chiaro?

    fate i bravi ;O)

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  5. Lete uno e Lete due... e stasera? perchè non sei venuto????

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  6. Lete tre non ha potuto, sorry.
    Com'è andata?
    Saroldo

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  7. Aspettiamo di vedere cosa capita oggi e cosa decide il tar...
    poi partiamo con una serie di ragguagli in proposito..
    comunque tutto bene...
    Ora però non abbiamo più scuse... ci tocca correre e saper dimostrare che oltre a fare le polemiche qui sopra sappiamo anche progettare e portare avanti iniziative...
    ;O)

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