venerdì 16 luglio 2010

Il cuore la mente e l'occhio

Sarò ironico... molto.. ma anche caustico...

;O)

C'è un evidente ossimoro in questo blog.. (blog che finalmente prende voce)..

Da una parte ci si infervora a sottolineare l'essere PROFESSIONISTA per distanziarci dall'AMATORE APPASSIONATO, addirittura lo si pretende nel nome da dare al gruppo proprio per imporre la differenza tra le due mentalità... e poi...

e poi si segue una ideologia cara proprio ai fotoamatori citando frasi alla Cartier Bresson ...

Da una parte si critica il manifesto evidentemente "vuoto" del turinfotofestival... prendendone le distanze indignati.. e poi
si linkano elucubrazioni maestose all'arte e a frasi ermetiche come se fossero i dogmi da seguire nel nostro mestiere:

"L'arte vera non ha mai, né mai dovrebbe," rappresentato", ma "presentato". L'arte è basata sulla realtà, ma vive indipendentemente da essa, senza guardare al trampolino dal quale si lancia nell'oceano dell'Essere. L'arte vera è Essere; e con Jehova dell'Antico Testamento dovrebbe rispondere, se richiesta cos'è: «Io sono Colui che è».

Ma che ca**o vuol dire???
Ma che centra l'arte???

Parliamo di fotografia professionale o di grandissime seghe mentali?
Parliamo di presentare un reportage sul territorio o di gesti metafisici ermetici?

...

- "Salve signor Assessore le presento il mio lavoro sulla diversità spaziale anteposta al consumismo pre e post Giovanni Agnelli per la celebrazione del centocinquantenario d'Italia".
- "Ma sono fogli bianchi, .. non c'è niente sopra!!!"
-"Le spiego,.. nel regno visivo, l'arte vera – in quanto distinta da non importa quali valori informativi o semplici novità o stravaganze o giochi – sempre tende a comunicare la pura esistenza delle figure ch'essa presenta.
L'arte vera non ha mai, né mai dovrebbe, rappresentato, ma presentato."
-"Ma lei è pazzo?!?"
-"No sono Colui che è!"
-"Bene signor chiunque lei sia, mi faccia un favore artistico concettuale spaziale... sparisca!"

...

-"salve signor art director di questa agenzia pubblicitaria, le ho portato il mio portfolio, vorrei propormi come fotografo per i suoi clienti"
-"bene, mi faccia vedere.... uhumm ma cosa sono questi puntini neri?
-"sono immagini di people, rappresentano l'involuzione epidermica della macro generazione tribale... "
-"Cioè?"
-"sono i miei nei ingranditi"
_" ah.. e questi piatti sporchi?"
-"sono immagini di food, rappresentano la forma fisica cibaria ove l'esistenza del suo essere mangiare non vi è più"
-"Ah.. certo.. e immagino che queste notturni completamenti neri siano periferie suburbane mal illuminate...vero?"
-"Perfetto! Ma lei è un genio!"
-"No, sono uno che ti sta mandando a raccogliere ortiche con le chiappe se non te ne vai da qui in forma sublimale essenziale!"

;O)

Se questo è un blog che pone in se il tentativo di "produrre" sinergie e professionalità atte a rispondere alle richieste del mercato e di eventuali committenze REALI allora io capisco dove sono... se invece è il ritrovo pseudo artistico che vuole comunicare al mondo esterno mettendo sulla stessa linea cuore occhio e mente allora vi chiedo scusa,... esco e rifaccio l'iscrizione e mi autonomino Paolin de la Gherardesca Conte Serbelloni Mazzanti Viendalmare in arte Marco Ranzani di Cantu' con Cayenne... e giochiamo a fare gli artisti e applichiamo onanismi di gruppo... intanto il barista fotoamatore consegna alla regione piemonte le fotografie per il sito istituzionale.

Ciapa lì... ecco perchè nikon e canon curano di più i fotoamatori... perchè sono i professionisti del futuro!

;O)

Con discrezione e beneficio di inventario dei miei neuroni vi auguro una buona notte e un buon giorno.

=0P

5 commenti:

  1. Caro Paolo,
    ho seguito, un po' a fatica, lo svolgersi degli interventi susseguenti al mio in risposta a Jacopo sul dittico di Tau.
    Non mi è sembrato il caso, né questa la sede adatta, per avvitarmi a mia volta in repliche e dibattiti sul sesso degli angeli (in questo caso artistici...).
    Ora però, visto che Sandro(che ringrazio per l'affetto e l'attenzione) aveva citato un mio post da Camera Doppia (http://borful.blogspot.com/2010/06/io-sono-colui-che-e.html) e qui ti vedo replicare ai contenuti di quel post con dei toni che non capisco fino a che punto siano simpaticamente guasconi, mi corre l'obbligo di ricordarti che quelle parole sono di Bernard Berenson. Persona che passa per essere stata una tra le figure di più alto profilo intellettuale nella critica d'arte internazionale del Novecento.

    In sintesi, forse è davvero il caso che di arte si parli altrove, ché qui è meglio parlare di professione, comunicazione, database, eventi, assessori, enti locali, soldi, pagnotte, sesso e altre cose utili e forse più "commestibili".

    :-)

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  2. Esatto!
    Non è l'elucubrazione in se che io vado a ironizzare ma il contesto e l'accostamento che mi spaventa.
    Come la dedizione religiosa dei mafiosi... non discuto il dogma .. ma il dogma applicato alla vita dei mafiosi si.

    Ps. non è che tutto quello che dice un grande critico o semiologo sia inattaccabile, nel momento che uno espone una opinione, perchè di opinione si tratta ricordiamocelo, c'è sempre qualche altro intellettuale dello stesso campo che la pensa diversamente, Sgarbi e Bonito Oliva si sono pugnalati diverse volte. E anche il mio idolo Roland Barthes a mio parere a volte si fa delle seghe mentali pazzesche e assolutamente datate. Alcune delle grandi teorie di Einstein sono state smentite clamorosamente... lui rimane un genio ma non tuto quello che ha detto è acqua santa. ;O)

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  3. E visto che le frasi famose piacciono io riporto qui i miei due capisaldi.

    La fotografia non mostra la realtà, mostra l'idea che se ne ha. (Neil Leifer)

    Non esiste la fotografia artistica. Nella fotografia esistono, come in tutte le cose, delle persone che sanno vedere e altre che non sanno nemmeno guardare. (Nadar)

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  4. Scusami Paolo, ma tra una persona che studia per una vita un argomento e un'altra che esprime un parere estemporaneo, tendo a riferirmi più alla prima. Poi per carità, non intendo con questo avallare alcuna autorità per partito preso o limitare i pareri di nessuno.

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  5. io non voglio fare distinzioni.
    il mio mezzo principale per fare foto, così come per scrivere, mangiare, saltare, uscire a fare un giro in bici è sempre stata la sensibilità e le emozioni.

    non mi piace descrivere, arte, professione... sono delle barriere. ogni cosa è nuova.
    ogni cosa è arte, qualcosa è professione.

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